Il Vescovo di Acqui, Mons. Piergiorgio Micchiardi, mercoledì sera, 31 marzo, al ‘Rupestr’ di regione Piancanelli, ha avuto l’opportunità di incontrare, per la terza volta, i giornalisti di tre province che operano sul vasto territorio della sua diocesi (una delle più vecchie del Piemonte) che comprende 115 parrocchie distribuite in 136 Comuni (45 in provincia di Alessandria, 31 di Asti, 10 di Savona 4 di Genova ed 1 di Cuneo), con 145.000 abitanti (137.000 battezzati), e 106 sacerdoti di cui il 75% supera i sessantacinque anni (nel 2009 ne sono morti sette e solo 2 nuovi ordinati).
“In diocesi ci sono meno sacerdoti, ma è molto cresciuto il numero dei laici e dei giovani che si impegnano a confrontarsi con il Vangelo”.
E così alla ventina di diffusori di informazione e cultura presenti, il Vescovo ha avuto modo di esortarli a continuare a portare avanti la ‘buona notizia’, tenendo conto anche delle iniziative della sua diocesi, come le visite pastorali, la lettera pastorale (“In cammino con Gesù maestro”), gli incontri con i laici nelle sette zone della diocesi, i corsi di teologia aperti a tutti e ‘itineranti’ nelle zone principali, gli incontri con gli amministratori sempre molto partecipati, l’iniziativa delle diocesi di Alba, Asti ed Acqui che porta avanti un concreto discorso di ‘unità dei cristiani’ (a Neive, il prete ortodosso, padre Zaccaria, dispone di una chiesa punto di riferimento dei tanti ortodossi della zona), la festa annuale dei giovani (quest’anno ad Incisa Scapaccino), la beatificazione di Chiara Badano che avverrà a Roma a settembre, le tante necessità delle parrocchie che devono andare incontro non solo alle necessità delle famiglie straniere (l’8 per mille va anche a loro), ma anche a tante famiglie di casa nostra.
E qui i giornalisti si sentono particolarmente coinvolti sulle problematiche di aziende della nostra zona che hanno chiuso, stanno per farlo, o sono in grave crisi.
“Il dramma del lavoro ha toccato anche tutti i nostri paesi!” E cosa sta facendo la chiesa locale?
E il vescovo ha prontamente riportato le varie iniziative della diocesi a sostegno delle famiglie in difficoltà: la creazione dei ‘Centri di ascolto’ che permettono di conoscere a fondo le varie situazioni e di intervenire nel modo più appropriato; la solidarietà personale; il microcredito per la cui erogazione la diocesi si appoggia alla Fondazione Mario Operti che opera grazie al sostegno della Regione Piemonte e delle Fondazioni bancario; ‘il prestito della speranza’, gestito dalla Cei, tramite la Caritas.
Infine il Vescovo ha anche fatto un accenno alla pedofilia di cui sono accusati alcuni sacerdoti: “Il Papa stesso ha chiesto perdono a nome di tutti, ma le responsabilità sono anche dei pastori della Chiesa che non hanno saputo capire e prevenire questo grave fenomeno”.
L’incontro (un vero incontro è stato!) si chiude con una speranza ed un augurio di Mons. Micchiardi: “Comunicate anche voi come ha fatto San Giovanni che scriveva ‘Quod vidimus, audivimus, comunicamus’, e non abbiate paura, perché il Signore dice ‘Io sto facendo nuove tutte le cose”.
I giornalisti avrebbero continuato ad interloquire, ma il tempo e la concretezza di vita, hanno portato tutti attorno al desco imbandito dall’incredibile Giorgio Cirio, (per l’occasione accompagnato da … ) che ha servito una cena ‘da re’.