All’età di 53 anni, stroncato da infarto davanti al suo motosalone di viale Italia, a Canelli, è morto, mercoledì 27 aprile, Luigino Faccio.
Il funerale ed è stato celebrato, venerdì 29 aprile, alle ore 9,45, nella parrocchia del Sacro Cuore dal viceparroco don Martino Fantone. Ad accompagnare la salma dal motosalone alla parrocchiale e al cimitero un’ottantina di motociclisti provenienti da mezzo Piemonte.
Con la grande passione per la moto, ha infatti giocato tutta la sua vita ottenendone non poche soddisfazioni, ma anche qualche grossa ferita. A livello agonistico, aveva sfiorato il titolo italiano e collezionato importanti trofei.
Della moto conosceva tutti i segreti tanto che negli anni Settanta aprì un piccolo negozio in viale Risorgimento per trasferirsi, negli anni Novanta, in via Roma, dove la ‘Faccio Moto’ divenne punto di riferimento per centinaia di motociclisti di mezza Italia, fino a sistemarsi, nel 2004, negli oltre 3000 metri dell’ex concessionaria Fiat ‘Autobelbo’, in viale Italia.
Dalle moto anche dolori e un grave lutto: numerosi sono stati i suoi incidenti dovuti anche a spericolate impennate, e, una ventina di anni fa, la perdita del fratello minore Flavio.
Nel dolore più profondo lascia la mamma Giovanna, la figlia Marzia con il marito Mario Martina che, ad Alba, gestisce la succursale della concessionaria; la moglie Franca Cacciabue, l’ex moglie Gabriella con Maurizio.
“Era un grande commerciante, un abilissimo venditore – dice di lui il compagno di scuola e di avventure motoristiche Gigi Chiola – Io correvo nel cross, lui nella velocità. A volte era un po’ spericolato. Era anche un compagnone”.
“Per me era un grande amico – rilascia l’ex sindaco Beppe Dus – Le nostre famiglie si frequentavano e noi due, fin da bambini, siamo cresciuti insieme. Lui ha cominciato ad aggiustare moto con i suoi cugini. Gli incidenti non gli sono certamente mancati. Con me ha partecipato a diverse gare podistiche”.