Fallito il ‘Castello’, gli undici negozi vorrebbero continuare a lavorare

RADUNO 500Che qualcosa non funzionasse al Maxi Store ‘Il Castello’ di via Testore a Canelli, si notava da mesi e se ne parlavai. E mercoledì 26 giugno, su una quarantina di metri di teloni che coprivano le casse e gli accessi del supermarket  (3.500 metri di supermercato) è comparsa la scritta “Chiuso per ristrutturazione”.

Venerdì 5 luglio, il giudice ha quindi decretato il fallimento della Luigi Viale ed ha nominato due procuratori fallimentari per fare proseguire i dieci supermercati della Viale in esercizio provvisorio. Così la sorte del fiore all’occhiello dei dieci centri Viale (2 a Savona ed uno rispettivamente a Casale, Murisengo, Trino Vercellese, Mazzé, Cislago, Voghera, Canelli) è stata rimessa ai giudici che hanno stabilito che gli stipendi di giugno e la quattordicesima dovranno essere pagati.

Intanto i 31 dipendenti sono entrati in cassa integrazione. Sulle prossime decisioni, le voci si sprecano. E gli undici proprietari dei negozi della galleria del ‘Castello’, stanno prendendo contatti con i legali per poter proseguire le loro attività.

A soffrirne direttamente sono infatti non solo i 31 dipendenti del mercato, ma anche gli undici proprietari dei negozi che si trovano in galleria: il bar, la farmacia, la profumeria, l’estetista, il tabaccaio – giornalaio, il ristorante, l’asilo nido, l’ottico, negozi di abbigliamento, il ferramentaio: «Noi vogliamo andare ancora avanti… Un po’ si lavora lo stesso, ma non funzionano gli ascensori, non c’è l’aria condizionata, le  pulizie… Noi abbiamo pattuito e paghiamo l’affitto in base al funzionamento di un centro commerciale… Ora è tutto da ridiscutere… ma con chi?… nessuno dice niente…».

Nel 2002, il ‘Castello’ era stato, il primo grande centro a nascere nell’Astigiano. Un edificio moderno, architettonicamente ben distribuito, funzionale. Poi un lento declino. Dal marchio “Dimeglio”, all’“U2”, al ‘Castello’. “Eppure, abbiamo sempre avuto prodotti di buona qualità, convenienti – ricorda Luigi Chiarle, direttore da sempre –  La gente era soddisfatta e partecipava anche alle nostre belle iniziative. Mi va di ricordare “Il carnevale dei bambini” e le loro numerose feste, “La giornata del tartufo”, i raduni delle 500, il rally, le serate di Miss Italia… Dopo la discesa ci sarà, speriamo, una risalita».

,