La Caritas chiede sostegno per il Centro di Accoglienza di Canelli

La Caritas di Canelli, in collaborazione con le tre parrocchie canellesi, sta gestendo un’emergenza lavoratori stranieri pari a quella della vendemmia.

La primavera, con l’esigenza di manodopera nelle vigne simile a quella di fine estate, attira da qualche anno molti lavoratori saltuari che necessitano dei servizi di base per una vita decorosa quali vitto, alloggio, biancheria, acqua calda…

Attualmente gli “ospiti lavoratori stranieri” del Centro di Accoglienza San Tommaso sono 28 e la gestione è molto faticosa in termini di tempo e di disponibilità finanziarie.

La Caritas invita «tutti coloro che hanno qualche ora mensile disponibile a rivolgersi al proprio parroco che potrà dare informazioni su come collaborare con questo servizio di volontariato.

Saranno, inoltre, ben accette donazioni di biancheria, vestiario, generi alimentari in scatola o semplicemente di denaro.
Claudio Riccabone, responsabile della Caritas canellese, fa sapere che attualmente gli ospiti del Centro sono 3 italiani, 23 lavoratori stranieri ed una madre con figlio, marocchini con problemi familiari.

In particolare Riccabone insiste per trovare volontari in modo da coprire i turni serali dalle 19,30 alle 22 (2 persone per sera) fino presumibilmente a metà giugno quando il Centro sarà chiuso per la pausa estiva.

I volontari, in particolare, dovranno controllare che chi entra sia autorizzato, che venga rispettato il divieto di fumo (per la sicurezza) e di alcolici.
Attualmente si occupano del centro Claudio Riccabone, don Luciano e un operatore della CrescereInsieme.

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