La tormentata storia della Provincia di Asti, nata nel 1935 già allora con molti contrasti. I sorprendenti progetti che avrebbero dovuto mutare il volto di piazza Alfieri e Campo del Palio. I fatti di nera che turbarono gli anni del Dopoguerra. E poi ancora il ”Paolo Conte ritrovato” un calipso calcistico dimenticato firmato dal cantautore nel 1980 Le struggenti poesie d’amore di Giuseppe Ungaretti che passò a Canelli una calda estate nel 1968. Il Marchese de Sade turista per caso ad Asti alla fine del Settecento. Questo ed altro ancora nel secondo numero di Astigiani, la rivista che non c’era, dedicata alla storia e alle storie.
La presentazione della rivista avverrà martedì 18 dicembre, alle ore 18, al Teatro Alfieri. Il presidente dell’Associazione Astigiani Giorgio Conte e il direttore Sergio Miravalle ne illustreranno i contenuti alla presenza degli autori e di ospiti a sorpresa (è annunciato Bruno Gambarotta, orgoglioso astigiano doc), interventi musicali, video e brindisi. L’ingresso è libero. Dunque il galletto astigiano, raffigurato nella testata, ha fatto nuovamente l’uovo.
Il secondo numero del trimestrale, visto il successo della prima uscita di settembre è salito a 120 pagine ricche di immagini, servizi, rubriche dedicate alla storia, ai personaggi alla vita del territorio astigiano. E’ in vendita a 7 euro nella edicole e nelle principali librerie di Asti e della provincia. E’ possibile anche abbonarsi a 25 euro per quattro numeri, 50 adereno anche all’associazione e da 100 euro in su per i soci sostenitori.
Il secondo numero di dicembre contiene anche temi dedicati al mondo del vino, dalla nascita del Consorzio dell’Asti spumante esattamente 80 anni fa alla storia del “Tenore del Grignolino” passando per l’epopea dei “bigat” l’allevamento dei bachi da seta che ha trasformato il nostro paesaggio, alla vicende medioevali che portano fino ai giorni nostri all’antico rito della fagiolata di Castiglione, la prima festa dell’anno. E non mancano anche in questo secondo numero le pagine dell’“Album di famiglia”: foto inedite di chi “sarà famoso o quasi”. Sarà divertente scoprire chi vestiva alla bersagliera e chi andava a canestro e con loro futuri deputati, consiglieri, registi, attori, uomini e donne dello sport.
Chi c’è nel progetto “Astigiani”. Astigiani” è un progetto editoriale indipendente che non chiede e chiederà contributi pubblici confidando nel sostegno di abbonati, lettori, inserzionisti (tutte le pagine di pubblicità sono in piacevole stile vintage). Editore della rivista è l’associazione “Astigiani” che conta già oltre duecento soci è presieduta da Giorgio Conte, i vicepresidenti sono Mimma Bogetti e Luciano Nattino.
I fondatori si sono simbolicamente ritrovati a metà luglio nei saloni di Casa Alfieri, in un cantiere che va avanti a rilento, per costituire il sodalizio e dar vita al gruppo di lavoro editoriale. L’associazione e la rivista “Astigiani” nascono come organismi aperti e cercano ora l’appoggio di tutti gli astigiani di buona volontà. Il motto del sodalizio è Conoscere il passato aiuta a vivere il presente e farà intuire il futuro”.
Il gruppo di redazione ha il compito di far nascere la rivista “Astigiani”, il sito internet, la pagina Facebook e le altre partecipazioni ai social network. Con Sergio Miravalle, direttore responsabile, collaborano i giornalisti: Paolo Monticone, Roberta Favrin, Pippo e Alessandro Sacco, Enrico Panirossi, Manuela Caracciolo, Paolo Raviola, Aldo Gamba, Stefano Masino. Lucilla Conte e Andrea Torchio curano la pagina Facebook e il sito www.astigiani.it Giulio Morra è il photo editor. La redazione è aperta ai contributi di tutti.