Parroco dell’Albese truffato da falsi missionari comboniani

Un parroco 80enne dell’Albese, per oltre un anno, dopo essere stato contattato prima telefonicamente e poi di persona, da quelli che credeva fossero due missionari comboniani che operavano in una missione in Tanzania, gli ha consegnato con un bonifico bancario oltre 5 mila euro raccolti dai fedeli della sua parrocchia, ma era solo una truffa come hanno poi scoperto i Carabinieri della Compagnia di Alba.

Nel marzo del 2012 i due falsi missionari contattarono l’anziano parroco per telefono ed in seguito, tramite mail, gli inviarono materiale informativo e foto circa il loro operato in Tanzania in favore degli abitanti di un villaggio, risultato effettivamente esistente, ma dove però non vi è mai stata e non vi è tuttora alcuna missione religiosa.

Ad agosto del 2012 i due si presentarono personalmente nella parrocchia albese vestiti con il saio ed illustrarono personalmente al parroco e ad alcuni fedeli le loro necessità in danaro per poter ristrutturare una scuola per bambini e dal quel momento cominciarono a ricevere soldi in beneficenza.

Il parroco, nel frattempo, facendo leva sui parrocchiani, era riuscito a mettere insieme un bel gruzzoletto di soldi che poi inviò con un bonifico bancario sul conto corrente accesso dai missionari in Italia presso una banca con sede a Torino per un importo complessivo di oltre 5 mila euro. Da allora dei due missionari più nessuna traccia ed i loro telefoni cellulari risultavano non più attivi. A quel punto l’anziano prete si è recato in caserma per denunciare quanto accaduto ai Carabinieri di Alba che si sono messi subito al lavoro riuscendo ad individuare i due falsi missionari grazie alle tracce delle transazioni bancarie con cui avevano ricevuto il danaro ed alle riprese di una telecamera esterna di un esercizio commerciale posto di fianco all’ingresso della parrocchia.

Si tratta di due specialisti in questo tipo di raggiri a religiosi. Un 45enne pregiudicato e disoccupato originario di Bari che vive a Torino ed il suo complice 32enne anche lui pregiudicato e disoccupato originario di Trani che abita a Moncalieri.

I due sono stati denunciati dai Carabinieri di Alba alla locale Procura della Repubblica per il reato di concorso in truffa aggravata e continuata. Le indagini nei loro confronti intanto sono ancora in corso perché è probabile che abbiano commesso altre truffe analoghe ai danni di altri parroci o religiosi del Piemonte. (AGD – Agenzia Giornali Diocesani)

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