>> Il Consorzio di Tutela dell’Asti raddoppia la sua presenza a Vinum 2011

Si chiama Mr. Perlage ed è il cicerone virtuale che guiderà i visitatori di Vinum, la fiera del vino in calendario ad Alba dal 23 aprile al 1 maggio, nel magico e spumeggiante mondo dell’Asti docg e del Moscato d’Asti docg.

Quest’anno il Consorzio di Tutela, presieduto da Paolo Ricagno, ha raddoppiato la sua presenza alla rassegna albese. Oltre al tradizionale spazio all’interno del Cortile della Maddalena (è in via Vittorio Emanuele) iniziative consortili animeranno il palazzo Mostre e Congressi (in piazza Medford) con un percorso di scoperta “polisensoriale” delle bollicine dolci più vendute al mondo e con degustazioni guidate.

Il progetto è dell’architetto astigiano, Andrea Capellino, lo stesso che ha progettato lo stand polisensoriale già presentato all’ultimo Vinitaly di Verona. Non si tratta, però, della stessa struttura utilizzata per la kermesse veronese.

Ad Alba, nel Palazzo Mostre e Congressi, le bollicine dolci bianche piemontesi offriranno un percorso originale e sorprendente, sempre nel segno del polisensoriale, ma con novità che non mancheranno di suscitare la curiosità del pubblico e degli eno-appassionati.

Spiega Capellino: «Lo spazio pensato per Vinum segue il concetto polisensoriale dell’Asti docg, con delle novità. Sarà, prima di tutto, la voce di Mr. Perlage, guida virtuale sonora all’interno della struttura e personaggio delle tavole di fumetti dedicati all’Asti docg, a raccontare quattro dei cinque sensi che coinvolgono il mondo del vino: dal tatto con i materiali che creano, trattano e contengono l’Asti e il Moscato d’Asti; alla vista con una sorta di cubo di rubik, composto dagli acini di moscato, che riprende le infinite combinazioni che solo Madre Natura è in grado di creare per la nascita delle uniche e inimitabili bollicine dolci del Piemonte; all’olfatto con i molteplici aromi della coppa di Asti e Moscato, nascosti in cassettini illuminati e poi rivelati al naso dei visitatori; fino ad arrivare all’udito con il visitatore circondato da suoni e immagini che gli danno la sensazione di essere al centro di una coppa di Asti o di Moscato d’Asti, un effetto acuito dalla musica sprigionata dalle bollicine che si fondono in un’esplosione effervescente nel calice».

Al quinto senso, il gusto, è dedicata la sala allestita nel cortile della Maddalena. Lì il visitatore, munito di apposito bicchiere d’assaggio, degusterà una coppa di Asti spumante e di Moscato d’Asti docg, in abbinamento a dolci o formaggi tipici.

Come sempre l’offerta del Consorzio non si limita ad una presenza promozionale. Sono previsti anche momenti di educazione e informazione al consumo consapevole di Asti e Moscato d’Asti docg. Al banco d’assaggio, infatti, ci saranno le degustazioni guidate da Lorenzo Tablino, enologo e amico dell’Asti e del Moscato docg. Il tecnico, anche giornalista e scrittore, sarà protagonista di “pillole” di cultura enologica dedicate alle bollicine dolci. Il mini-corso si svolgerà dal 24 aprile al primo maggio, con due sessioni quotidiane, alle 14.30 e alle 16.
«È un’occasione per scoprire aspetti e curiosità insospettabili dell’Asti e del Moscato d’Asti docg che sono e restano vini unici al mondo» sostiene Tablino già protagonista delle “video-pillole” visibili on-line su www-astidocgblog.com, il nuovo canale in Internet, lanciato dal Consorzio di Tutela in occasione del Vinitaly di Verona.

Per il presidente dell’ente consortile, Paolo Ricagno, la presenza a Vinum di Alba è fondamentale per ribadire la leadership sul territorio di produzione di due prodotti così importanti come Asti e Moscato d’asti docg. Dice Ricagno: «L’ho detto tante volte in questi giorni e lo ripeto: questo è l’anno dell’Asti e del Moscato d’Asti docg. Abbiamo superato i 100 milioni di bottiglie vendute, i mercati di tutto il mondo chiedono i nostri prodotti e li riconoscono come eccellenze enologiche senza pari. È opportuno, in questo periodo storico ed economico, cogliere l’occasione di rafforzare la presenza dell’Asti e del Moscato in Italia e all’estero per garantire un futuro alle aziende, ai viticoltori e alle loro famiglie e all’indotto che vive di moscato. In questo senso la partecipazione a Vinum  favorisce un legame tra vino e territorio che non va mai dimenticato».

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