Sabato 18 maggio, nel Palazzo comunale di Canelli, nel corso di una raffinata cerimonia, al sindaco di Cerreto Guidi Carlo Tempesti, accompagnato dall’assessore all’Agricoltura e Turismo Valentina Picchi e dal presidente della Pro Loco, Daniele Caluggi, sono stati consegnati due drappi (70 x 140) per il Palio del Cerro, gratuitamente realizzati dal noto maestro illustratore canellese Giancarlo Ferraris, rappresentanti le quattro contrade partecipanti al Palio del Cerro e lo stemma del Comune.
E’ stata l’interessante presentazione del critico Giuseppe Barolo ad aprire la cerimonia della consegna dei due palii. Il sindaco Tempesti, oltre a ringraziare Canelli per la signorilità dell’accoglienza, si è complimentato con l’artista Ferraris che “è riuscito brillantemente a trasmettere la giusta interpretazione dell’atmosfera che, a Cerreto Guidi, si respira in occasione del Palio”.
Per Valentina Picchi, a Canelli più volte con il gruppo storico, “I nostri territori sono accumunati dal legame del vino e del turismo, anche se con tradizioni diverse. Spero verrete a ‘fare un giro’, per vedere oltre che il Palio, il nostro territorio e il nostro piccolo gioiello, il museo, che, con testimonianze interattive, documenta la nostra millenaria storia”.
“Nel 1995 – ha spiegato efficacemente Caluggi – alla mia prima venuta a Canelli come tamburino, mi sono subito sentito proiettato nel 1600. Canelli, dove si mangia e si beve bene, quindi è una bella e accogliente cittadina”.
“Per farci conoscere nel mondo – è intervenuto il sindaco Marco Gabusi – dobbiamo unire le nostre territorialità, con tutte le diverse e numerose eccellenze di cui disponiamo. Per questo è in corso la nostra candidatura al Patrimonio dell’Unesco. E’ anche in quest’ottica che, festeggiamo il 400° anniversario dell’assedio storico, preceduto quest’anno, alla sua 22a rievocazione, da numerosi eventi collaterali”.
Uno dei due Palii andrà alla contrada vincitrice della gara di tiro con la balestra antica manesca del Torneo Cosimo I de’ Medici, inserita nella rievocazione storica cinquecentesca “Medicea”; mentre l’altro Palio, dedicato a Santa Liberata, Patrona di Cerreto Guidi, sarà destinato ad essere custodito in cattedrale.
Quello tra Canelli e Cerreto Guidi è una sorta di gemellaggio storico artistico, visto che il rapporto fra le due città risale ai primi anni dell’Assedio.
Entrambe le cittadine contano su un’ampia partecipazione popolare in costume e un forte impegno organizzativo anche per l’allestimento scenico.
Cerreto Guidi. La cittadina toscana (10.721 abitanti), è famosa per la rievocazione storica cinquecentesca “Medicea” (nata 44 anni fa) che si svolge a luglio e comprende diverse gare (tiro alla fune, corsa nelle bigonce, tiro con la balestra e il gioco, riservato al gentil sesso, con i cerchi da lanciare e la rastrelliera con le tre lance), ma è nota anche per la tradizionale Infiorata che richiama artisti da tutta Italia per decorare la pavimentazione della piazza con decorazioni realizzate con petali di fiori.