Prendersi cura del proprio cane tutto l’anno e in particolare d’estate: è il messaggio che l’Asl AT vuole lanciare ai proprietari in un periodo in cui la partenza per le ferie potrebbe indurre anche all’abbandono dell’animale.
I Servizi Veterinari Area A e Area C, rispettivamente diretti da Gianstefano Filippone e Antonello Barisone, sono attivi sul territorio per salvaguardare il benessere animale e assicurare un punto di riferimento qualificato alla cittadinanza.
Intanto prossimamente l’Asl, congiuntamente ai corpi di Polizia Municipale, intensificherà i controlli per verificare il rispetto delle normative da parte dei proprietari degli animali.
“Per quel che riguarda specificatamente i cani – spiegano Filippone e Barisone – i nostri veterinari sono quotidianamente impegnati, in particolare, con attività di identificazione tramite microchip, gestione dell’anagrafe canina, informazioni allo Sportello animali d’affezione, assistenza veterinaria a randagi o esemplari abbandonati ospitati nei canili. Inoltre verifichiamo la sussistenza degli esposti per maltrattamento, attivando i conseguenti provvedimenti”.
La popolazione canina in provincia è stimata in 50-60 mila unità, di cui circa 40 mila risultano già identificate con microchip.
“La registrazione all’anagrafe canina è obbligatoria – sottolineano i veterinari dell’Asl – così come l’identificazione tramite microchip entro sessanta giorni dalla nascita delle cucciolate o comunque prima della loro cessione. L’applicazione del dispositivo ha un costo irrisorio: 3 euro a capo per le cucciolate, 3,50 euro per gli esemplari singoli, anche adulti. Proprio l’identificazione è fondamentale per ricondurre, in caso di fuga o smarrimento, la bestiola al suo proprietario; temporaneamente rappresenta un ottimo deterrente contro gli abbandoni”.
Sono 240 gli animali attualmente ospitati nei due principali canili del territorio, in attesa di essere adottati: 130 nella nuova struttura comunale di Asti e 110 in quella di Nizza Monferrato.
Tra gennaio e luglio di quest’anno, sono stati 296 i cani catturati, di cui soltanto 135 restituiti ai proprietari perché smarriti. I casi di abbandono sono dunque 161, dato in crescita rispetto allo stesso periodo del 2010 (241 catture, 110 restituzioni e 131 abbandoni).
“Chi si disfa di un animale domestico – chiarisce l’Asl – è punito con l’arresto fino ad un anno o con una sanzione da 1.000 a 10.0000 euro. Anche altri comportamenti sono perseguiti duramente dalla legge: uccisione di animali (carcere da 4 mesi a 2 anni), maltrattamenti e sevizie (reclusione da 3 a 18 mesi o multa da 5 mila a 30 mila euro). Il taglio della coda del cane senza un giustificato motivo di carattere sanitario dà luogo ad una sanzione compresa tra 2 mila e 6 mila euro”.
Quest’ultima pratica è piuttosto diffusa tra cacciatori e tartufai. Per essere regolare necessita della certificazione di un veterinario; anche detenzione, cessione o vendita sono assolutamente proibite e punite con ammende da 1.000 a 3.000 euro.
Si ricorda inoltre che i cani con tatuaggio illeggibile devono essere sottoposti a nuova identificazione attraverso microchip (in questa circostanza gratuita).
In ultimo, la raccomandazione al rispetto di alcune regole fondamentali per la salute e il benessere dei cani: libertà di movimento adeguata (recinto di almeno 8 metri quadri o catena di 5 metri), la possibilità di ripararsi all’ombra e dalle intemperie, cibo in quantità appropriata a taglia ed età dell’animale, acqua fresca in abbondanza.
Per ulteriori informazioni si può contattare allo 0141.484021/26 lo Sportello animali d’affezione dell’Asl AT. I veterinari Fulvia Dorigo, Franco Gherlone, Ettore Ghiggi, Angela Guelfo e Alfonso Pescarmona sono a disposizione il martedì, mercoledì e giovedì, dalle 14 alle 16.