Angela Motta, consigliere regionale PD informa: “La Giunta regionale ha pensato, come regalo di fine anno ai piemontesi, di aumentare l’addizionale Irpef dallo 0,9 all’1,23 %. Come PD siamo consapevoli delle difficoltà del momento e che i sacrifici imposti dalla “manovra Monti” costringono gli enti locali ad adottare misure che intervengono sui redditi dei cittadini. Tuttavia ci saremmo aspettati un’articolazione diversa dell’aumento dell’addizionale Irpef proposto dal centrodestra, con una maggiore rimodulazione dello stesso per fasce di reddito in modo da non sfavorire ulteriormente i redditi bassi, come era stato fatto nella precedente legislatura.
La maggioranza non ha voluto ascoltare questa richiesta, mettendosi in una condizione davvero paradossale: quella di penalizzare proprio quelle fasce più deboli che il Presidente Cota sostiene di voler difendere quando critica con durezza le politiche del governo Monti, le stesse che tra l’altro gli hanno concesso la possibilità di aumentare l’addizionale.
La scelta di Cota di privilegiare la polemica politica nazionale e le posizioni del suo partito, la Lega Nord, piuttosto che l’interesse dei cittadini del Piemonte, è l’altro motivo che ci hanno portato a votare contro l’aumento dell’addizionale Irpef.
L’ultima seduta del 2011 del Consiglio regionale si è conclusa come avevamo previsto, ovvero con l’approvazione dell’esercizio provvisorio di bilancio. La Giunta regionale ha dovuto rinviare al prossimo anno l’approvazione del bilancio2012 non essendo in grado di presentare in tempi ragionevoli il documento all’attenzione del Consiglio. In questo modo il 2011 si chiude lasciando i Comuni, le imprese e le famiglie piemontesi in una situazione di incertezza. Se ciò è accaduto lo si deve alle pesanti divisioni interne alla coalizione e ai partiti di maggioranza. Divisioni che contrappongono non solo la Lega al PdL, dal momento che in Regione il PdL è, di fatto, spaccato in due gruppi consiliari. Purtroppo saremo costretti ad aprire il 2012, un anno cruciale per i destini del Piemonte, con una guida balbettante, divisa e incapace di operare.”