>> Il Consiglio comunale cede al fotovoltaico di reg. Pusabren

La città di Canelli che ha ideato e promosso la candidatura a Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco delle sue Cantine storiche, allargandola, successivamente, ai paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero e Monferrato, rischia di veder sfumare questa grande opportunità?

Sembra infatti ormai inarrestabile la realizzazione di un campo fotovoltaico nel territorio canellese, in località Pusabren, dopo che il Consiglio comunale di martedì 25 maggio, dopo un paio ore di discussione dei due ordini del giorno presentati, in merito, da maggioranza e minoranza (dal gruppo “Canelli Futura”), pur tra mille riserve, si è espresso in modo da non impedire  e neppure sospendere la realizzazione dei due impianti da poco meno di un mega di watt di potenza l’uno e 30 mila metriquadri di estensione totale.

E questo è accaduto due giorni dopo l’incontro pubblico, organizzato da Marco Devecchi presidente dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano, insieme all’Associazione Canelli Domani,  che ha avuto luogo a Canelli, domenica 23 maggio, alla Cascina Armangia, per valutare gli strumenti di tutela paesaggistica da attivare, conclusosi con la sottoscrizione della  proposta di dichiarazione di interesse pubblico del paesaggio canellese prevista dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, da parte dello stesso sindaco Marco Gabusi e del consigliere Marmo.

Eppure, a conclusione di quel documento, era scritto a chiare lettere: “Si richiede, infine, tassativamente, che sino alla definitiva espressione di un parere sulla richiesta in oggetto di Dichiarazione di pubblico interesse paesaggistico del territorio segnalato da parte della preposta Commissione provinciale e della successiva valutazione regionale, ogni trasformazione pregiudizievole, sia sospesa onde evitare che tale patrimonio di eccezionale valore possa essere perso prima di un esame approfondito tramite i nuovi e specifici strumenti operativi istituiti dal recente Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.”

Due giorni dopo, durante la seduta consiliare, prima della votazione dei punti all’odg relativi, il sindaco Marco Gabusi, con una rivelazione a sorpresa, toglieva ogni speranza, dichiarando che, soltanto il giorno prima, il tecnico comunale Giandomenico Pisano aveva firmato la “d.i.a.”, ovvero la dichiarazione inizio lavori, per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico.  “Atto dovuto” è stato precisato.

“Il Comune ha poche armi” era stato detto all’inizio della seduta e si era parlato di “vuoto legislativo”, con particolare riferimento alla mancanza delle linee guida Stato/Regione, come avevano sottolineato, nel corso dell’incontro pubblico  di due giorni prima, anche l’on. Fiorio, l’assessore provinciale al Progetto Unesco Annalisa Conti e l’assessore provinciale all’Ambiente Pier Franco Ferraris. Il  dott. Lorenzo Vallarino Gancia e il dott. Luigi Terzo Bosca, presenti all’incontro, avevano lanciato un appello alle istituzioni, ravvisando il rischio di vanificare la candidatura al riconoscimento Unesco.

Nonostante le iniziative annunciate, in quella occasione, per la salvaguardia del paesaggio astigiano a livello parlamentare (Fiorio) e regionale (consigliera Angela Motta), l’impegno dell’Associazione Valle Belbo Pulita e l’adesione delle varie associazioni, la situazione sembra dunque sfuggita di mano all’amministrazione comunale canellese.

Tra i firmatari dello ‘storico’ documento del 23 maggio, ricordiamo: “Canelli domani”, “Comitato Club Unesco di Asti”, “Associazione Valle Belbo pulita” “Comitato Canelli futura”, “Comitato 99 platani”, “Comitato per la tutela del paesaggio e ambiente di Vigliano d’Asti”, “Comitato per la tutela del paesaggio e ambiente di Portacomaro”, “Consulta Quarto d’Asti”, “Consulta delle organizzazioni Ambientaliste della Provincia di Asti”, “WWF di Asti” e “Movimento Stop al Consumo di Territorio”, “Associazione “Terra, Boschi, Gente e Memorie”, “Comitato Cittadini di Quarto Asti Est”, Comitato Rocchetta G.A.I.A. (Comitato per la tutela del paesaggio e ambiente di Vigliano d’Asti), Gianluigi Bera (Az. Agricola vitivinicola e biologica di Canelli), Fausto Fogliati (Gruppo Consiliare Canelli Futura), Giuseppe Ratti e Marco Devecchi (Osservatorio del paesaggio) e molti altri.

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