Confortanti le presenze negli agriturismi astigiani

AGRITURISMO RUPESTR CANELLIL’enoturismo chiama, il Monferrato risponde… e conquista. Sono più che confortanti i primi dati raccolti da Agriturist Asti, l’associazione per gli imprenditori agricoli che svolgono attività agrituristica di Confagricoltura, in merito alle presenze registrate negli agriturismi dell’Astigiano nei primi due mesi dell’estate 2016.

“Abbiamo rilevato un impennata delle prenotazioni negli agriturismi associati al nostro circuito pari al 16% in più rispetto allo stesso periodo del 2015. Questo equivale ad oltre 5000 pasti e pernottamenti somministrati e una crescita media di oltre 300 presenze in appena due mesi. E’ un segnale importante che dimostra la qualità delle nostre strutture d’accoglienza e l’unicità delle nostre colline”, commentano dall’associazione.
Il boom estivo è solo un antipasto del nuovo picco di presenze per il momento clou dell’anno, l’attesissimo Settembre Astigiano.

Il Monferrato si conferma una tappa “obbligata” per tutti gli enoturisti che visitano, sempre di più, la nostra Regione. La conferma giunge da Fiorella Riminato, direttore di Agriturist Piemonte: “Tutto il settore turistico piemontese è in netta ascesa dall’inizio dell’anno in un contesto che vede, invece, altri settori produttivi in grande sofferenza.

L’Astigiano traina la ripresa dei consumi sfoggiando il suo lato più affascinante e suggestivo, il patrimonio naturale, riconosciuto per la sua unicità a livello globale dall’Unesco. Va riconosciuto che in questi anni è stato lodevole l’impegno e la professionalità messa in campo dagli operatori del settore agrituristico per trasmettere e tutelare la tipicità del nostro territorio, offrendola al mondo con i migliori comfort”.

Le fa eco Nicoletta Candelo, presidente provinciale di Agriturist Asti: “Invitiamo chiunque a cogliere profumi e colori dei nostri territori, particolarmente in questo periodo di vendemmia, e godere delle innumerevoli iniziative che l’autunno astigiano è in grado di offrire a partire dalle classiche manifestazioni agroalimentari fino a giungere alle fiere del tartufo, che caratterizzeranno il territorio provinciale nei mesi di ottobre e novembre”.

Nonostante i dati confortanti nuove sfide di competitività attendono gli operatori del Territorio. La prima e più importante è quella di consolidare ed accrescere le quote di un mercato in espansione e caro al consumatore, quello del turismo enogastronomico, sempre più globalizzato e con oltre la metà dei pernottamenti nelle strutture piemontesi provenienti principalmente da Svizzera, Germania, Benelux e Cina.