Dopo il positivo esordio di maggio torna, domenica 3 giugno, a Canelli, il “Mercato del Territorio”, una quindicina di produttori che daranno vita alla seconda giornata del mercatino di prodotti agricoli ed agroalimentari. L’iniziativa è voluta dall’assessorato al Commercio con il supporto delle associazioni agricole Coldiretti e Cia.
Dalle 8,30 del mattino e sino al primo pomeriggio sotto i platani dei controviali di piazza Cavour produttori della filiera agricola agro-alimentare proporranno i raccolti di stagione e le specialità locali secondo la regola del kilometrozero. Al Mercato del Territorio potranno essere proposti formaggi, salumi, miele e prodotti correlati, ortofrutta, marmellate, conserve, farine, legumi secchi, olio, vino, grappe e distillati, pane e prodotti fa forno, piante, fiori e sementi e animali vivi.
Possono partecipare al mercato gli imprenditori agricoli e gli operatori dell’artigianato agroalimentare. E’ consentita la partecipazione di piccoli produttori agricoli che producono per l’autoconsumo. In questo particolare frangente, si sta tentando di portare al mercatino anche alcuni produttori di Parmigiano Reggiano, settore colpito duramente dal terremoto, per proporre il “Parmigiano della solidarietà”, ma le difficoltà che si prospettano non sono poche, dopo gli eventi recenti.
«L’iniziativa nasce per promuovere una maggiore conoscenza delle produzioni locali di qualità – spiega l’assessore al Commercio Giovanni Vassallo -, stimolare un avvicinamento tra il mondo della produzione e il mondo del consumo determinando reciproci vantaggi per i consumatori e per i produttori aumentando così le opportunità di commercializzazione anche e soprattutto per le piccole produzioni e per i piccoli produttori. Inoltre, vogliamo garantire al consumatore prodotti locali di qualità a prezzi congrui, più freschi vista la vicinanza con il luogo di produzione e di stagione». Un progetto che, se avrà riscontro, potrà crescere ulteriormente nel futuro. Il sindaco Marco Gabusi afferma che «con il Mercato del Territorio puntiamo a creare un maggiore coinvolgimento tra l’ente pubblico e gli operatori privati singoli e associati, promuovendo la socialità, l’animazione e la rigenerazione del territorio».