Iniziative contro l’illegalità nel lavoro agricolo

Una campagna di sensibilizzazione delle aziende agricole piemontesi che si avvalgono di manodopera stagionale e un tavolo interassessorile per contrastare casi di irregolarità nell’utilizzo dei lavoratori, stranieri e non. E’ quanto hanno deciso di avviare, in una riunione, svoltasi mercoledì 9 settembre, nella sede dell’assessorato regionale all’agricoltura, Giorgio Ferrero e i rappresentanti delle associazioni agricole: Antonio De Concilio, direttore regionale Coldiretti, Giovanni Demichelis, direttore regionale Confagricoltura, Giovanni Cardone e Roberto Barbero, rispettivamente direttore regionale e presidente torinese Cia.

Tutti i partecipanti hanno concordato sulla necessità di salvaguardare la legalità contro ogni forma di sfruttamento e hanno garantito il loro impegno a operare con forza in questa direzione.
Su richiesta dell’assessore Ferrero, l’ufficio regionale del lavoro ha elaborato un vademecum sulla normativa che regolamenta il lavoro agricolo stagionale. Il vademecum verrà distribuito nei prossimi giorni a tutte le aziende agricole. Un settore importante che occupa ogni anno 33 mila lavoratori dipendenti in modo diretto, senza considerare l’indotto. Dal Vademecum emergono con chiarezza tutte le modalità di assunzione dei lavoratori del comparto agricolo e le diverse forme in
cui può avvenire.

Questo è solo il primo passo per garantire la regolarità del lavoro stagionale. Il prossimo passo, imminente, sarà la costituzione di un tavolo interassessorile sul tema che vedrà la presenza delle associazioni datoriali e del mondo del lavoro. Si dovrà occupare di analizzare e proporre soluzioni al problema dell’accoglienza dei lavoratori stagionali, di definire un sistema di monitoraggio e controllo in grado di far emergere il lavoro sommerso, di elaborare proposte di sburocratizzazione del lavoro stagionale.

E’ anche emersa la necessità di monitorare i prezzi all’ingrosso di alcune produzioni agricole. Prezzi troppo bassi sono già indice di remunerazioni orarie insufficienti, che possono nascondere sacche di sommerso.
“La risposta delle istituzioni, a partire dalla Regione, e delle associazioni e organizzazioni agricole contro chi opera in maniera irregolare deve essere forte ed efficace”, commenta l’assessore regionale Giorgio Ferrero.

“Non mancherà il nostro impegno, anche per tutelare un settore importante per l’economia piemontese, che sostanzialmente si è sempre dimostrato sano. Non
possono essere alcuni deprecabili episodi ad annullare quanto di buono è stato fatto in questi anni”.