E’ stata firmata ufficialmente, martedì 13 marzo, a Canelli, una dichiarazione d’intenti da Erminio Renato Goria Presidente Unione Industriale di Asti e Vladimir Sevcenko Presidente dell’Associazione Ucraina dei produttori di macchine agricole (LIGA) e Consigliere del Ministero per le Attività Agricole per sviluppare un maggiore rapporto di interscambi con l’Ucraina. Molto ampi anche gli spazi di crescita per l’export vinicolo.
La tavola rotonda sul tema “La domanda di tecnologie per lo sviluppo del settore agricolo, della produzione vinicola e dell’allevamento in Ucraina”, organizzata da Maius Form con Unicredit e Lattanzio e Associati. che si è svolta, martedì 13 marzo, nella “Sala delle Stelle” del Palazzo Comunale di Canelli, ha registrato un momento particolarmente significativo.
E’ stata infatti firmata ufficialmente una dichiarazione d’intenti da Erminio Renato Goria Presidente Unione Industriale di Asti e Vladimir Sevcenko Presidente dell’Associazione Ucraina dei produttori di macchine agricole (LIGA) e Consigliere del Ministero per le Attività Agricole. Un primo passo importante per sviluppare un rapporto di interscambi, in particolare nei settori dell’agroalimentare e delle macchine agricole ed enomeccaniche tra l’astigiano e l’importante Paese dell’Est Europeo.
C’è molto da fare e non mancano gli spazi per incrementare l’export verso l’Ucraina, ha sottolineato nel suo intervento Maurizio Carnevale, presidente della Camera di Commercio Italiana per l’Ucraina che ha sede a Torino(info@ccipu.org ) . Carnevale ha ricordato in particolare che in un momento in cui in quella nazione c’è una forte richiesta di vino, in continua crescita a scapito della diminuzione del consumo di Vodka, il vino italiano è praticamente assente da quel mercato, con minime quote spesso di vini scadenti, mentre i francesi sono molto attivi e guadagnano mercato.
A fronte della richiesta inoltrata a suo tempo per una trasferta promozionale in Ucraina, su centinaia di richieste inviate ai produttori italiani uno solo ha aderito. Superfluo ogni altro commento, se non che l’Ucraina non è una delle piccole repubbliche del Baltico uscite dal disfacimento dell’Urss e neppure uno dei Paesi del Nord Europa, in molti casi controllati da monopoli, dove tanti produttori vinicoli si affannano per spedire qualche centinaio di bottiglie.
L’Ucraina, che probabilmente in Italia conosciamo ancora poco, è una nazione con più di 45 milioni di abitanti con 40 milioni di ettari coltivati, di cui l’80% è considerata la terra più fertile del mondo.
Secondo le statistiche ufficiali ucraine l’Italia rappresenta il terzo partner commerciale, dopo la Germania e la Polonia. L’interscambio commerciale è cresciuto moltissimo nel 2011. I settori trainanti del nostro export verso l’Ucraina sono quello delle macchine ed apparecchi meccanici ( pari ad un quarto del totale + 56%), tessile abbigliamento ed accessori (21,1%) , mentre il settore alimentare, che si assesta attualmente sui 30 milioni di euro di fatturato presenta un sicuro margine di sviluppo, come hanno evidenziato tutti gli intervenuti all’incontro, moderato da Vladimiro Rambaldi Responsabile di Territorio Nord Ovest di UniCredit, Nicola Garofalo Coordinatore Trade Finance di UniCredit Nord Ovest, Roberto Poliak Responsabile dell’Italian Desk di UniCredit Bank Ucraine, Sergio Nicola e Enrico Bollini Lattanzio e Associati.
In Ucraina il Gruppo Unicredit opera attraverso Ukrsotsbank e Unicredit Ucraine Bank, presente capillarmente nel Paese con oltre 390 filiali in tutte le province e circa 6.800 dipendenti.
Un supporto importantissimo per le aziende piemontesi che vogliano affacciarsi o incrementare la presenza su questo mercato che, come ha ricordato Vladimiro Rambaldi, può rappresentare un’occasione unica.
In chiusura dell’interessante mattinata si è affrontato l’argomento del “Contratto di rete: uno strumento per accedere ai mercati internazionali”. Carlo Vicarioli della Maius Form S.r.l. ha spiegato nei dettagli le Reti di Impresa: il punto di vista in materia del sistema bancario è stato descritto da Livia Damilano Territorio Nord Ovest Unicredit. Offrendo la possibilità alle imprese di unirsi si aprono ampie possibilità di migliorare il rapporto con il mercato internazionale, dando tra l’altro maggiori opportunità alle imprese più piccole, coalizzandosi, di entrare con maggiore incisività nell’export.