«Plaudiamo alla decisione del governo di sospendere il pagamento dell’Imu per i terreni e i fabbricati rurali. Del resto la nostra organizzazione da sempre è impegnata a contrastare questa tassazione iniqua perché colpisce i beni strumentali». Con queste parole Confagricoltura Asti ha commentato lo stop, deciso dal Governo, al versamento dell’Imu su prima casa, terreni e fabbricati rurali.
«Il Governo e il ministro Nunzia De Girolamo si sono dimostrati attenti, da subito, a questa problematica. Finalmente si comincia a comprendere che, per far ripartire le imprese agricole, bisogna alleggerire la pressione fiscale» dichiarano i vertici di Confagricoltura Asti che rivolgono un ringraziamento diretto al ministro delle Politiche Agricole, «sin dal suo insediamento, si è impegnata attivamente per l’alleggerimento della pressione fiscale delle aziende agricole. Quello odierno è un ottimo, importante risultato».
Del resto nel 2012 l’aggravio per gli imprenditori agricoli, rispetto al gettito Ici e Irpef 2011, è stato di circa 366 milioni di euro, ben al di sopra dei 210 milioni individuati dall’Esecutivo dell’epoca.
«Una cifra insostenibile per un settore sempre più in difficoltà, che crea pesanti problemi alla gestione aziendale, con forti ostacoli alla crescita ed alla produttività» il commento di Confagricoltura Asti che ricorda come più volte il governo sia stato sollecitato ad intervenire con decisione sulla materia, a cominciare dalla restituzione dell’extragettito, in attuazione della “clausola di salvaguardia” prevista per legge. «E tenendo ben presente che l’obiettivo finale è la totale abolizione di questa tassazione, che andrebbe a colpire beni strumentali, indispensabili all’attività di impresa» sottolinea Confagricoltura Asti.