L’ex stazione ferroviaria di Canelli potrebbe diventare un centro del volontariato

L’ex stazione ferroviaria di Canelli potrebbe passare nelle “disponibilità” del Comune per essere riconvertita in un centro del volontariato. Potrebbe essere questo il filo conduttore della trattativa che, in queste settimane, amministrazione pubblica e Ferrovie stanno conducendo.

Dopo un primo approccio due anni fa e un niente di fatto, il braccio operativo dell’ente che gestisce il patrimonio immobiliare si è nuovamente fatta avanti come conferma l’assessore Firmino Cecconato.

«Sì, Ferrovie dello Stato ci ha proposto l’affidamento del caseggiato di corso Libertà. Abbiamo discusso ed ora aspettiamo una proposta concreta».

L’ex stazione verrebbe ceduta, questa è la proposta originaria, al Comune per un quinquennio. Spazio ritenuto troppo breve per ammortizzare i costi di ristrutturazione di cui i locali necessitano.

«Da parte nostra abbiamo rilanciato con l’offerta di un periodo a più ampio raggio che ci permetta di armonizzare gli interventi».

Intanto l’area, in completo abbandono sino a pochi giorni fa, è stata ripulita. Arbusti, piante, erbacce che avevano conquistato, metro dopo metro, tutti gli spazi disponibili, i binari inutilizzati da tempo oltre a invadere terrapieni, passatoie e marciapiedi sin verso il passaggio a livello, sono state rimosse da Trenitalia.

Rimangono, invece, i problemi di sempre. Sui muri sotto la pensilina non c’è un centimetro di intonaco che non sia preda di graffiti, frasi che giurano eterno amore o meno nobili sentimenti.

La bottiglia di spumante, simbolo della città, è in pessime condizioni. Il cancelletto d’ingresso pedonale non esiste più, sostituito da una catenella. Una situazione al limite del paradossale nel cuore della città Patrimonio dell’Unesco, da cartellino rosso.

Annosa querelle quella dell’edificio che, un tempo, ospitava la stazione, storia di declino irreversibile culminata con l’evoluzione del trasporto su gomma delle merci e l’utilizzo di autobus e auto private per gli spostamenti. Tanto da far iscrivere il nodo ferroviario canellese tra i “rami secchi”: prima a rischio chiusura sino al completo stop delle littorine con la soppressione della linea Alessandria-Castagnole-Alba.

«I termini sono ancora da scrivere, ma potremmo giungere ad un accordo per cui la municipalità usufruirebbe dei locali per attività di volontariato e pubblica utilità» dice il sindaco Marco Gabusi.