In 400 e più all’Amatriciana di Canelli

amatriciana-1«Dopo il terremoto del Centro-Italia ci siamo sentiti tutto colpiti e coinvolti. – è il commento di Padre PInuccio parroco della Parrocchia del Sacro Cuore di Canelli – Anche alcune associazioni canellesi si sono mosse subito, mettendosi in contatto con gli associati del luogo. Ognuna per la sua parte ha contribuito ad alleviare le sofferenze di quelle popolazioni.

«Qui a Canelli nacque subito l’idea di fare qualcosa. – precisa don Pinuccio Demarcus della parrocchia del Sacro Cuore – Le parrocchie si mobilitano ma… si voleva fare qualcosa come Canelli. Si contattano le Associazioni che si ritrovano il 16 settembre a S. Chiara.

Già, era importante la collaborazione. Si stabilisce il giorno e l’ora, si determina il menù, si fissa la quota base, si decide che, possibilmente, l’amatriciana sia preparata a costo-zero. Quest’ultima decisione dice la qualità delle Associazioni. Con manifesti, volantini, annunci radio e nelle chiese, si fa conoscere alla popolazione l’iniziativa. Le Associazioni offrono, in massima parte, ciò che serve per la cena, ma altre persone contribuiscono in maniera straordinaria.

Ci si propose che le prenotazioni si sarebbero chiuse martedì 4 ottobre. Il 5 ci si ritrova per fare il punto della situazione. La previsione di preparare per 350 persone, in definitiva, viene superata. La popolazione risponde e qualche decina chiede di partecipare fuori tempo massimo. Certo che colpisce il fatto che si aspetta fino all’ultimo ed anche dopo; non si considera abbastanza il fatto che la preparazione richiede tempi tecnici precisi…

E così, superando i 400, il venerdì precedente l’8 ottobre, è dedicato alla ricerca e sistemazione di tavoli e sedie. Arriva sabato 8 e anche il cuoco, gli alimenti, i volontari delle associazioni per preparare ogni cosa e… altre prenotazioni: Cuntag! Ma basta là!

Certamente il ritrovarci, per la prima volta, tra associazioni, ci ha fatto capire che insieme siamo una forza! Quando escludiamo dal nostro cuore gelosie e invidie e favoriamo la collaborazione tutto diventa più facile: basta avere come finalità uno scopo comune. Quale? Il bene di Canelli.

Tutto ciò che si è raccolto, anche grazie alle persone che non saranno presenti alla cena, è finalizzato a sostenere la ripresa del lavoro di un’azienda o artigiano di un centro colpito dal terremoto.

ll rischio di dimenticare un’associazione o una persona, lo capite anche voi, ci impedisce di stilare un elenco preciso. Tuttavia: Grazie a tutti coloro che, in vario modo e diversa maniera, hanno collaborato a rendere meno tristi questi giorni. Grazie davvero.»