Consegnate le sciarpe dell’associazione “Il dono del volo”

Sono state consegnate con una sobria cerimonia le sciarpe realizzate dai volontari dell’associazione “Il dono del volo”, braccio operativo de “La banca del dono”: un’idea nata in seno al Comune di Asti e particolarmente cara all’assessore alla Politiche sociali Mariangela Cotto che ne è stata l’anima promotrice.

Molteplici sono i fini perseguiti dal gruppo di volontari presieduto da Caterina Calabrese e vanno ben oltre al voler donare sollievo, in questo caso particolarmente adatto per l’inverno, a coloro che, come gli ospiti del Dormitorio pubblico e della Casa della donna e del bambino, si trovano in condizione di indigenza. Ma all’aspetto solidale, senza dubbio importante, se ne affiancano altri come l’impiego, in linea con l’attenzione internazionale circa la salvaguardia dell’ambiente, di materiali altrimenti destinati alla raccolta rifiuti come i resti della lana utilizzata per confezionare capi d’abbigliamento domestici; non da meno è poi l’occasione molto importante sul piano umano di favorire la socializzazione tra coloro che si impegnano alla realizzazione del progetto.

Nello specifico è conseguenza dalla constatazione di Luigina Binello che in ogni casa spesso vengono dimenticati negli angoli più reconditi piccole matasse di lana; da ciò l’idea di raccoglierli ed affidarli a mani esperte per trasformarli in caldi indumenti utili ad affrontare i rigori dell’Inverno.

Alla raccolta di ciò che resta dei gomitoli, alla successiva combinazione cromatica e quindi l’affidamento a maglieriste per passione affinché potessero avere un futuro ben oltre il compimento dell’opera prima per cui erano stati acquistasti, è seguita la realizzazione di tante caleidoscopiche sciarpe; queste, oltre a scaldare il fisico perché realizzate con ottima lana, riusciranno anche riscaldare lo spirito grazie all’idea stessa di condivisione e solidarietà abbinata a quegli arcobaleni capaci di proteggere il collo dagli sbalzi di temperatura tipici della stagione fredda.

Tanti i volontari che hanno risposto all’invito di Saveria Ciprotto che ha coordinato l’operazione: Anna, Annalisa, Annamaria, Assunta, Carla, Elda, Elia, Enrica, Franca, Francesca, Giuseppina, Irene, Livia, Luciana, Luigina, Manuela, Marida, Mariolina, Michela, Renata, Rosanna, Rosita, Sara, Stefania, Teresina, Silvano, Silvia, Tamara, Virginia, Vittoria; essi hanno messo mano a quanto Silvio aveva preparato per loro.

A ricevere il dono Serena Caricato ed Appy Joy della cooperativa Kepos che gestisce il Dormitorio comunale, una realtà che nel periodo invernale ospita fino 35 persone in stato di indigenza; contrariamente a quando tramandato dall’immaginario collettivo tra queste file non sono presenti i classici disadattati, preferendo questi anche sfidare il freddo piuttosto che adeguarsi a quelle convezioni sociali che prima di tutto impongono di essere identificati con tanto di documenti in regola attestanti i dati anagrafici; sono questi ospiti il più delle volte persone il cui comportamento denota la provenienza da uno status sociale anche di un certo livello ora costretti a tali condizioni da una crisi sociale ed economica che pur non sempre evidente tuttavia erode sempre più profondamente anche quel ceto medio che fino a poco tempo fa sembrava al sicuro da siffatti rischi. (Domenico Bussi)