Questa mattina, lunedì 11 gennaio, al polo universitario di Asti, è stata sottoscritta la convenzione tra la Diocesi e UniAstiss per promuovere servizi e opportunità per gli studenti che frequentano la sede di piazza Fabrizio De Andrè.
Sono intervenuti per la firma il Vescovo Mons. Francesco Ravinale, il presidente del consorzio Asti Studi Superiori, Michele Maggiora, il responsabile della pastorale universitaria della diocesi di Torino, don Luca Peyron, il referente della diocesi astigiana don Mauro Canta, il direttore del polo universitario Francesco Scalfari, la referente diocesana per la bioetica e la persona, Tiziana Stobbione.
Gli obiettivi della convenzione sono molteplici “la collaborazione – si legge nel testo del documento – è volta a potenziare le sinergie nel campo della didattica, della residenzialità, dello studio, della cooperazione sul territorio e internazionale, della cultura diffusa; inoltre offrire a studenti, personale amministrativo e docenti un servizio di accompagnamento umano e spirituale; promuovere attività culturali e aggregative anche a carattere religioso con un’attenzione al dialogo interconfessionale”.
Come era già stato annunciato a dicembre nella conferenza stampa in Diocesi da Mons. Ravinale, con la firma della convenzione viene istituito un servizio di Cappellania per l’assistenza spirituale e umana a tutti coloro che ne fanno richiesta, partendo da questa attenzione all’uomo vengono proposte una serie di attività culturali, di studio, ma pure ricreative e sportive per la popolazione universitaria.
Il presidente Maggiora nel suo indirizzo di saluto ha espresso vivo apprezzamento per il progetto definendolo importante e innovativo, un servizio utilissimo che trova il pieno appoggio e la collaborazione dell’amministrazione di Uni Astiss.
Per diffondere il progetto è stata prevista una consulta locale, inoltre brochure e pieghevoli oltre a strumenti informativi come i social network e l’innovativa “Applaude”, un’applicazione per smart phone per il collegamento in rete di tutte le diocesi italiane dove esiste il progetto, oltre ad una miriade di informazioni utili ai giovani (in particolare per coloro che viaggiano e risiedono in altre città) e per i loro insegnanti.