Laboratorio teatrale multiculturale incontra Storie Migranti

Nel pomeriggio di domenica 25 febbraio 2018, al Centro San Paolo di Canelli, Roberto Tarasco e Gabriele Vacis hanno incontrato i componenti del laboratorio teatrale multiculturale tenuto da Fabio Fassio e Elena Romano del Teatro degli Acerbi, in collaborazione con la cooperativa CrescereInsieme onlus di Acqui Terme (Al).

L’incontro è parte del ciclo Storie Migranti dell’Istituto di pratiche Teatrali per la Cura della persona, un progetto di Gabriele Vacis, Roberto Tarasco e Barbara Bonriposi realizzato dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale grazie al sostegno della Regione Piemonte e della Compagnia di San Paolo. “Storie Migranti” è un tour regionale con diversi momenti di scambio sulle pratiche teatrali e sulle metodologie utilizzate dalle realtà culturali professionali che lavorano con i Migranti.

Fabio Fassio e Elena Romano del Teatro degli Acerbi da un triennio hanno intrapreso questo percorso di scambio e integrazione. Il laboratorio, che vede la partecipazione di trentacinque persone tra italiani e stranieri (provenienti da Siria, Iraq, Daghestan, Argentina, Senegal, Sierra Leone, Nigeria, Albania, Mali, Gambia, Camerun) ha già portato alla creazione di “Voli Imprevedibili, da “Uccelli” di Aristofane, “A mille ce n’è…” sulle Fiabe Popolari Italiane nella versione di Italo Calvino e “Il Folle Volo – Odissea in bianco e nero”, un progetto speciale che ha visto in scena i due attori del Teatro degli Acerbi e cinque migranti. Proprio in occasione della rappresentazione de Il Folle Volo presso lo Spazio Kor di Asti, durante un’affollatissima serata con testimonial il giornalista Domenico Quirico e la collaborazione dell’Associazione Find The Cure, gli Acerbi hanno avuto occasione di incontrare e iniziare la collaborazione con l’Istituto di Pratiche Teatrali per la Cura della Persona.

La giornata di domenica è stata occasione profonda di ascolto e consapevolezza in cui il gruppo ha avuto modo di sperimentare nuovi metodi di lavoro e di condividere la propria esperienza creativa, che quest’anno è ispirata dall’ Orlando Furioso di Ariosto, con esponenti di spicco della scena teatrale nazionale che stanno facendo un importante lavoro di integrazione, condivisione e coesione attraverso un teatro inclusivo, impegnato ad operare in aree disagiate della società.