>> Salvati in Piemonte 658 autonomie scolastiche e 3612 plessi scolastici, di cui 198 astigiani

E’ andato a buon fine l’acceso dibattito per salvare le scuole in tutto il Piemonte, soprattutto nei paesi più piccoli e di montagna. La Giunta regionale prima e la Commissione Istruzione del Consiglio poi hanno approvato il Piano per il dimensionamento scolastico 2011-2012, che accoglie le richieste presentate dalle Province. In totale, saranno attive 658 autonomie scolastiche (26 salvate in deroga) e 3.612 plessi (63 salvati in deroga).

Si salvano anche i 198 plessi astigiani, compresi i tre delle suole elementari di Cassinasco, Loazzolo e Roccaverano che, in base ai numeri richiesti dalla nuova riforma Gelmini, avrebbero dovuto essere soppressi.

I plessi sono stati salvati anche grazie al deciso intervento dell’assessore all’Istruzione Alberto Cirio. Resta però il fatto che la possibilità di frequentare le scuole dipenderà molto dalla disponibilità degli insegnanti che, sempre in base ai tagli degli organici, nel solo Astigiano, si sono ridotti di 200 unità.

Molto, quindi, dipenderà dalle decisioni del Ministero e dall’ufficio scolastico regionale che provvederà a smistare gli insegnanti fra le otto province del Piemonte. Mantenere i plessi non vuol ancora dire avere i docenti necessari.

In merito, va registrato, per il 2011, lo stanziamento regionale di 12,5 milioni di euro con lo scopo di “assumere personale aggiuntivo e far fronte ad eventuali ridimensionamenti” che nel 2010, nell’Astigiano, si sono tradotti in 19 posti per insegnanti, assistenti e amministrativi.

Valutando i Piani scolastici presentati per il 2011- 2012 dalle Province piemontesi, la Giunta regionale ha ottenuto che l’Istituto agrario Penna e l’Istituto d’Arte Alfieri, conservassero la loro autonomia.

Anche in questo caso, come quella per i nuovi indirizzi (gastronomico del Penna di S. Damiano; musicale del Monti di Asti; tecnico economico settore turismo di Canelli), “la scelta dovrà essere supportata da adeguate dotazioni di organico di insegnanti e personale Ata”.