>> L’on. Marmo: il referendum astigiano merita una profonda riflessione politica

L’on. Roberto Marmo, componente della V Commissione (bilancio, tesoro e programmazione) e della X Commissione (attività produttive, commercio e turismo), così commenta l’esito della votazione referendaria nell’Astigiano: «Il voto referendario nell’Astigiano merita una vera riflessione politica. A qualche giorno dalla consultazione referendaria mi preme compiere un’analisi del voto nell’Astigiano, riferito soprattutto all’affluenza.

E dai dati degli elettori andati alle urne – che per tutti e quattro i quesiti si discostano di pochissimo – nei centri maggiori della provincia di Asti rilevo che almeno due sono i Comuni in cui il quorum non è stato raggiunto.
Si tratta di Costigliole d’Asti e Moncalvo, dove la percentuale di elettori che si sono recati alle urne si è fermata rispettivamente a 48,7 e 49,7%. Qui, dunque, nonostante i sì l’abbiano spuntata con oltre il 92% delle preferenze, il referendum, in caso di non raggiungimento del quorum nazionale, non sarebbe stato valido.

Poi ci sono i Comuni dove il quorum referendario è stato superato di poco. Sono Asti, 55,6%; Castagnole Lanze, 54,9; Nizza Monferrato e Canelli, rispettivamente a 53,8 e 53,3%. E sottolineo come proprio i due centri maggiori della Valle Belbo, con amministrazioni comunali distanti dalla maggioranza di Governo e dall’opposizione nazionale, sia pure ad esse ispirate, hanno fatto segnare un’affluenza inferiore alle medie provinciale e nazionale che si sono attestate entrambe al 56%.

Infine i Comuni che hanno addirittura superato le medie di affluenza alla votazione referendaria. Sono Villanova d’Asti e San Damiano d’Asti. In questi centri, dove il centrodestra può contare su esponenti di indubbio rilievo, la percentuale di votanti è stata di oltre il 57% per San Damiano e di più del 61% per Villanova.

Ecco, credo che su questi dati si debba fondare una profonda riflessione politica per evitare che definizioni ridondanti, come ‘Divorzio dal Paese’ o ‘Sberle al Governo’, si accreditino come elementi concreti.