Gli appassionati del balôn non han voluto mancare allo storico appuntamento del taglio del nastro inaugurale del nuovo sferisterio comunale di Monastero Bormida, avvenuta domenica 18 marzo, prima della partita di apertura, che ha visto contrapposte le formazioni di serie A dell’Albese, guidata dal capitano Massimo Vacchetto, e quella del San Biagio di Mondovì di Massimo Raviola.
Giovani promesse e vecchie glorie della palla pugno, su tutti i campionissimi Berruti e Bertola, unite nel ricordo dei fasti del passato e nella speranza che il nuovo impianto sportivo possa riportare il nome di Monastero nell’albo d’oro di questo straordinario sport. Un vento sferzante ha disturbato la cerimonia di inaugurazione e la partita, ma non ha scoraggiato il folto pubblico che ha potuto ammirare la splendida struttura del nuovo sferisterio, realizzato dalla ditta SEP di Cartosio su progetto del geometra Valter Leoncino di Monastero Bormida e finanziato da due contributi della Regione Piemonte parte in conto capitale e parte ad abbattimento di mutui dell’Istituto per il Credito Sportivo.
Un campo omologato per la serie A, con la doppia battuta, con un fondo che è stato giudicato eccezionale dagli addetti ai lavori e una rete perfettamente tesa e distanziata per accompagnare al meglio il pallone. Nei prossimi mesi il Comune completerà l’opera con la posa dell’illuminazione, per poter giocare in notturna con l’incomparabile sfondo del castello medioevale, mentre prossimamente si aumenterà la disponibilità di posti a sedere, affiancando alle panche in legno una tribuna a più piani. Il sindaco Gigi Gallareto ha sottolineato il grande lavoro dei volontari della Società Pallonistica Valle Bormida, che hanno completato le ringhiere, tinteggiato il muro, spianato il fondo mettendo a disposizione gratuitamente tempo e competenze.
Dopo la benedizione impartita dal parroco don Adriano Ferro e i saluti del presidente della Lega delle Società Raviola e del presidente della Fipap Piemontese grand. uff. Rinaldo Muratore, è stato il mito Massimo Berruti a rievocare gli anni gloriosi dei numerosi titoli di serie A vinti dalle squadre di Monastero nello sferisterio “Laiolo”. È stato proprio Adriano Laiolo, figlio del commendator Carlo Remo, a ricordare la figura del padre, grande appassionato del balôn, coraggioso factotum della società negli anni ’70 e ’80, quando a Monastero si davano appuntamento migliaia di tifosi.
Il taglio del nastro – a cui hanno partecipato la prof.ssa Caterina Laiolo, il presidente della pallonistica Beppe Stanga, il presidente onorario Giacinto Colla, i campionissimi Berruti e Bertola e la giovane e promettente giocatrice Martina Garbarino che, a nome di tutti i ragazzi impegnati in questo sport, ha dato il via all’ingresso in campo delle due formazioni capitanate da Vacchetto e Raviola, che nonostante il vento incessante hanno dato spettacolo con una combattuta sfida terminata 8 a 4 per la formazione del San Biagio. Alla festa hanno partecipato anche altri campioni del balôn come Riccardo Aicardi, Piero Galliano, Beppe Corino, Sergio Blengio, Italo Gola.