Il mondo dell’enologia e della meccanica applicata al packaging a convegno per esplorare il pianeta Cina. Due giorni di tavole rotonde, giovedì 7 e venerdì 8 febbraio scorsi, convocate dal sindaco di Canelli Marco Gabusi dove, con gli assessori Nino Perna e Giovanni Vassallo e l’imprenditore Alessandro Aliberti della “Durfo” di Calamandrana, ha fatto il punto sulle opportunità di “collaborazione con i partner di Ganzhou”. Spunto, il gemellaggio sottoscritto a giugno tra il Comune e la Municipalità della megalopoli cinese, 9,2 milioni di abitanti nel cuore della provincia dello Xiangxi, e ratificato con la visita della delegazione canellese a Ganzhou di fine novembre. «Un viaggio che, seppur breve, ci ha offerto la possibilità di toccare con mano le enormi potenzialità di un territorio in rapido sviluppo, che guarda a Canelli come partner privilegiato» ha detto il sindaco aprendo i lavori.
Giovedì sera 7 febbraio, nella sala del consiglio, presenti una ventina i produttori vinicoli e rappresentanti delle case spumantiere, Gabusi, Perna e Vassallo hanno illustrato il sistema-Ganzhou. «La conoscenza della cultura del vino è agli albori – ha esordito il primo cittadino -, ma c’è molta voglia di imparare e di conoscere, soprattutto le nostre proposte. Italiano e sinonimo di grande qualità e affidabilità». Spiegando, anche, come altri paesi, Australia, Sud Africa e soprattutto i vignerons della Francia abbiamo già messo un piede in quella regione che, da sola, conta tanti abitanti quanti ne ha l’Italia.
Dai produttori qualche perplessità e molto interesse per un progetto che, come ha ribadito Andrea Ghignone presidente dell’Enoteca Regionale di Canelli, «deve essere di sviluppo della cultura del vino e di promozione, con un progetto comune che ci deve coinvolgere tutti mirato alla creazione del “marchio Canelli” spendibile e di grande qualità». Tra le proposte operative la creazione di un punto degustazione e vendita, con annesso ristorante italiano, a Ganzhou. «Dal governo locale abbiamo già avuto il via libera e un canale privilegiato per tale opportunità che, per la città cinese, significa aprire alla cooperazione internazionale» ha sottolineato il sindaco Marco Gabusi.
Venerdì mattina appuntamento con una quindicina di rappresentanti della major dell’enomeccanica e del packaging. Stessi concetti declinati, stavolta, sul versante della produzione. Facendo leva sui 120 progetti che il governo centrale avvierà nel prossimo quinquennio su tutta l’area. «Interventi edilizi, industriali, produttivi per milioni di euro che cambieranno il volto della città, catapultandola tra i centri economici più importanti della Cina» hanno ricordato Nino Perna e Giovanni Vassallo parlando degli investimenti che riguarderanno «la catena lavorativa delle arance, della bevanda a base di Moscato sulla quale si sta lavorando e di tutto l’indotto manifatturiero». Invito a fare filiera per cogliere «un’opportunità unica» è stata espressa da Cristiano Careglio, manager della Enopoggio. «Dobbiamo fare sistema, unire i nostri sforzi per vendere il prodotto-Canelli in un’unica soluzione. Questa è la nostra forza».
Primo appuntamento la visita della delegazione cinese a giugno per una settimana all’insegna della cooperazione. «Per quella data dovremo essere pronti con progetti – ha invitato il sindaco – che siano preludio ad una visita mirata in Cina alla fine dell’anno».