L’estate 2012 è iniziata, giovedì 21 giugno, festa di San Luigi, tra le ore 20,30 e le 21, con un nubifragio. Preceduto da rumorosi stormi di uccelli in fuga, il ciclone, a macchia di leopardo, lascerà il ricordo soprattutto per i danni arrecati alle viti e agli orti nella zona compresa tra Agliano Terme, Moasca, Castelnuovo Calcea, Vinchio, Vaglio Serra, una parte di Nizza e una punta di Canelli.
“In zona i temporali estivi, con grandinate – dicono i contadini – sono sempre avvenuti e, in particolare tra San Luigi – San Giovanni e San Pietro, ma mai in queste dimensioni”.
L’impetuoso uragano, accompagnato da intensa e prolungata grandinata, ha stroncato e abbattuto alberi, pali del telefono, scoperchiato tetti, allagato cantine. Dalle colline si sono rovesciati impetuosi rigagnoli carichi di fango, foglie e rami che hanno pericolosamente ostruito il passaggio sulle strade. Per un po’ di tempo, mancanza della corrente elettrica e molta paura. Per i tecnici della Coldiretti e delle assicurazioni il danno alle viti, ad Agliano e Moasca, è stato del 70%. Per Confagricoltura, secondo i primi dati raccolti, i danni alle colture sono stimati in 5,5 milioni di euro.