Domenica 26 febbraio, alle 9,30, da via Roma di fronte a Palazzo Anfossi, a Canelli, partirà la prima edizione della MonferRun, manifestazione nazionale di corsa su strada. Si snoderà lungo i percorsi secondari che, dalla Capitale dello Spumante, portano a Calamandrana e, da qui, a Nizza e ritorno. In totale 21 chilometri e 97 metri, per la precisione.
L’idea di dare corpo ad una “maratonina”, a Canelli, era nell’aria da tempo. Tanto che Fabio Amandola, imprenditore canellese e appassionato sportivo (è stato anche allenatore del Canelli Calcio) ora presidente della gloriosa Brancaleone di Asti, ha riunito attorno a un tavolo appassionati runner come Sandra Belletti, Federica Morando, Valentina Quaglia, Giacomo Gallione, Danilo Dallerba e gli amici della Atleti Canelli. Facile coinvolgere, oltre al sindaco di Canelli e Presidente della Provincia Marco Gabusi anche lui appassionato di sgambata, i colleghi di Nizza Simone Nosenzo e Fabio Isnardi di Calamandrana.
Che cos’è dunque, la MonferRun, gara certificata Fidal e valida per il campionato piemontese di categoria?
La descrive Sandra Belletti, tra gli organizzatori oltre che valente podista: «La manifestazione coinvolge i tre Comuni e l’intenzione degli organizzatori, la Brancaleone di Asti, è di variare ogni anno partenza e arrivo. A Calamandrana ci sarà un traguardo volante. Il percorso vede coinvolti la strada delle Case Vecchie passando accanto al centro sportivo di Calamandrana per poi continuare sino a Nizza sulla strada secondaria. Qui percorso cittadino e ritorno a Canelli».
Per chi non è allenato per un tragitto simile c’è anche l’opzione di una “corsetta” di sette chilometri sino a Calamandrana: il ritorno è assicurato con un pulmino.
Ricco il montepremi in denaro. Le iscrizioni, che vanno da un minimo di 20 euro ai 30 euro se ci si iscrive il giorno della gara, e informazioni presso Inforun 345 7222384, Fabio Amandola 333 2561441. Info anche sulla pagina facebook Monferrun.
Al 1 febbraio gli iscritti erano già più di duecento. «Pensiamo di superare le quattrocento presenza» conferma Belletti.
Un tempo erano i corridori a piedi, poi podisti. Adesso, con la globalizzazione, si chiamano runner. Figure sempre più frequenti nel panorama urbano: singolarmente o in gruppo corrono nel centro storico come lungo le vie periferiche, ai margini degli spazi verdi o sul ciglio delle strade di campagna ad ogni ora del giorno. Passione alla quale Canelli, da sette anni, dedica una manifestazione apprezzata da grandi e piccini, la “Stracanelli”. Senza dimenticare “Sulle strade dell’Assedio”, appuntamento che anticipa la rievocazione storica quest’anno in stand-by.
Mancava una proposta più corposa, tipo mezza maratona tanto per intenderci. Detto, fatto.