Otto i lotti presentati alla Mostra concorso del Tartufo Bianco d’Alba

Se quella del 2016 era stata una fiera povera di tartufo, quella di quest’anno si prospettava ancor più avara. Invece i trifulao hanno fatto il “miracolo”. Là dove non ha potuto la stagione calda e senza piogge ha ovviato la bravura e la competenza dei cercatori e dei loro tabui.

Alla fine sono stati otto i lotti presentati alla Mostra concorso del Tartufo Bianco d’Alba e d’Astesana, il doppio di un anno fa, momento clou della Fiera regionale del Tartufo di Canelli. Un po’ l’annata ma, anche, le regole imposte dall’organizzazione che promuovono solo il prodotto locale hanno dato un’ulteriore sforbiciata all’incursione di trifule di dubbia provenienza.

Ottimi e di grande qualità i tartufi in concorso, evento ospitato nell’elegante cornice del cortile dell’Enoteca Regionale di Canelli e d’Astesana. Due chili di prodotto che hanno fatto la gioia dei tanti turisti, italiani e stranieri, attirati dall’inconfondibile profumo del “re bianco”.

Molla che ha vinto la naturale ritrosia dei cercatori i premi messi in palio dal Comune, organizzatore della manifestazione con il support di Agrigarden, con il ritorno del tartufo d’oro per i vincitori e degli zappettini d’argento. Tra i trifulau ha vinto Giorgio Cane con un magnifico, e profumatissimo, solitario di 124 grammi scovato sulle colline di Cassinasco.

Seconda piazza per Giorgio Gagliardi, anch’esso con un pezzo unico da 195 grammi dissotterrato nelle fonde di Mombercelli.

Terzo posto per Franco Robino con un tartufo di 180 grammi che il suo tabui ha individuato in una tartufaia di Canelli. Menzioni speciali per Luca Gallo di Rocchetta Palafea e Ugo Berta di Calamandrana con tartufi rispettivamente di 20 e 11 grammi ma di grande pregio e profumo.
Tra i commercianti ha vinto Pierfranca Cane con un bel piatto di diamanti grigi dal peso di 327 grammi trovati da due trifulau nel canellese. Seconda piazza per Daniele Bera con un lotto di 723 grammi di prodotto in arrivo fa tutto l’astigiano.

Nella sezione ristoratori premio alla più giovane cercatrice, Beatrice Ferrero, figli di Franco, trifulau di lunga data e titolare del ristorante “Grappolo d’oro” con un bel solitario di 47 grammi trovato con l’aiuto della sua cagnetta.

Ma i protagonisti della giornata sono stati, ancora una volta, i tabui. Portati al guinzaglio dai loro padroni hanno girato in lungo e in largo il centro cittadino, incuriosendo la folla di turisti, tanti come non si vedeva da tempo, che ha invaso la città. Posando come vere star per selfie e le immancabili foto-ricordo.

Applaudita e seguitissima l’area del agility dog realizzata da Agrigarden che, per tutta la giornata, ha visto impegnati cagnolini che, divertendosi, hanno dato dimostrazione di agilità e destrezza.
Complice una giornata dal clima autunnale ha funzionato il percorso di bancarelle prese d’assalto sin dalle prime ore del mattino da turisti arrivati in città con auto e torpedoni da Liguria, Piemonte e Lombardia, dai prodotti tipici sino a quelle più generaliste.
Ristoranti presi d’assalto, nei quali non si trovava, da giorni, un posto libero a pagarlo a peso d’oro.
Paolo Gandolfo, con Piercarlo Ferrero, sono soddisfatti. <Canelli ha dimostrato ancora una volta che con la qualità del suo prodotto, la buona organizzazione e la capacità di innovare sempre di più si pone come territorio di eccellenza.
Una strada sulla quale proseguire.