Riparte dal web la febbre per il Tuber magnatum. Una febbre che potrebbe raggiungere livelli altissimi se verranno confermate le previsioni.
Per Mauro Carbone, direttore del Centro studi tartufo e dell’Ente turismo albese: «Se è vero che un’estate umida è fondamentale per la raccolta, le ipotesi non possono che essere ottimistiche».
Un buona notizia per le migliaia di persone che visiteranno Alba, i paesini e le cittadine dei dintorni con tutti gli operatori del settore turistico-commerciale che ben conoscono come il Tuber nostrano costituisca un indotto annuale per la Regione di 50 milioni euro.
Ad oggi, i primi prezzi esposti nelle vetrine albesi, girano sui 200 euro etto. In quanto a prezzo, qualità e quantità ci aggiorneremo con l’apertura, dal 10 ottobre, dell’84^ Fiera internazionale di Alba.