Era un evento atteso, ed il successo è arrivato, caloroso in applausi, numeroso in pubblico, grande come è grande la Big Jazz Band & Orchestra “I Fiati Pesanti”.
Più di duecento persone erano presenti alla grande prima mondiale “Le Musiche del Vermouth” realizzata appositamente dalla storica Big Band astigiana per il Premio OICCE “Vino e Territorio”.
Il pubblico era, beninteso, in gran parte composto da canellesi, ma per l’occasione sono arrivati spettatori da Asti, Torino, Alessandria, Cuneo… Una piemontesità riunita nelle storiche Cantine Gancia intorno alle musiche ritmiche e coinvolgenti dei Fiati Pesanti, che, partendo dagli spunti della storia del Vermouth, hanno saputo evocare la nostalgia delle storie dell’emigrazione, far vibrare il ritmo con un improbabile Mambo Astigiano, suscitare i ricordi di un tempo passato all’insegna del Vermouth di Torino con le musiche della nostra tradizione.
La storia del Vermouth di Torino, ripercorsa dal 1800 agli anni ’40 da Giusi Mainardi, docente di Storia del Vino all’Università di Torino e direttrice di OICCE Times-Rivista di Enologia, è risuonata nel cuore di tutti attraverso i brani presentati con la verve e l’allegria iconoclasta che lo contraddistingue da Gianluigi Porro, sassofonista, compositore, portavoce dei Fiati Pesanti e direttore del Teatro Alfieri di Asti.
Il mix tra musiche, canzoni e premiazione di illustri personaggi della vite e del vino ha ancora una volta riscosso il plauso di tutti. Si è potuto così, tra un brano jazz ed uno di ragtime, sentire le storie personali presentate con precisione e coinvolgimento da Giovanni Vassallo, ed applaudire i risultati ottenuti da persone che hanno dedicato una vita per celebrare e promuovere la viticoltura e l’enologia del nostro grande territorio.
Si sono premiati, a volte con una certa commozione, persone importanti della scienza vitivinicola, dell’economia, dell’arte, della comunicazione. Per ricevere il prestigioso riconoscimento si sono succeduti sul palco Roberto Bava Presidente dell’Istituto del Vermouth di Torino; Enzo Cagnasso, chimico, enologo, professore dell’Università di Torino; Romano Dogliotti, moscatista d’eccellenza, produttore di vini famosi in tutto il mondo, e presidente del Consorzio di Tutela dell’Asti; Francesco Musante, importante artista genovese che ha realizzato originali etichette e opere sul vino; ed infine Giovanni Vassallo, che con passione si dedica da molti anni in veste di giornalista, ma non solo, alle cronache e alla valorizzazione eno-turistica del territorio canellese.
Al termine, la Casa Vinicola Gancia e l’Istituto del Vermouth di Torino hanno offerto un brindisi di dopo-concerto, che ha permesso a tutti di assaggiare i molteplici e magici gusti dei Vermouth di Torino e gli eccellenti spumanti della Gancia.