Da Agliano Terme scrive l’ex sindaco, Secondino Aluffi: «Fra i tanti interventi nel settore assistenziale a favore dei disabili, esistono ancora problematiche legate alla patente di guida, anche solo per i ciclomotori. Mi riferisco, ovviamente, a prolemi di disabilità fisica e a quelle legate alla sindrome di down o altre analoghe di ritardo mentale. Nella scuola, per esempio, esiste la possibilità di usufruire dell’insegnate di sostegno che accompagna l’allievo durante tutto il percorso di studi ed anche durante gli esami per la licenza della media inferiore o superiore, non esiste invece una figura od un percorso analogo per conseguire la patente di guida.
Ho esperienza diretta di ragazzi che sanno guidare il motorino, conoscono i segnali ed il codice della strada, che, a casa, riescono, con calma e tranquillità, a fare giusti anche i quiz, ma che poi all’esame, ripetuto più volte, si agitano e sbagliano troppe risposte rispetto agli standard previsti.
Per le famiglie poi costrette a rifare più volte le iscrizioni ai corsi, senza che i loro ragazzi riescano a conseguire l’ambito patentino, è anche un problema economico non indifferente. Mi risulta invece che per gli stranieri esista un percorso agevolato, che consente loro, non conoscendo la lingua, di sostituire l’esame a quiz con un colloquio.
Credo che, verificata ovviamente l’idoneità psichica, si possa e si debba intervenire per aiutare questi ragazzi nel loro percorso di integrazione che passa, secondo me, anche attraverso il ‘patentino’ e raggiungere la possibilità di guidare, come i loro coetanei, il loro motorino. Chi può intervenire in loro aiuto?»