L’Osservatorio della Sanità esorta la Fondazione CrAt a continuare il suo sostegno

In un momento così difficile per la sanità astigiana e per l’ospedale Cardinal Massaia in particolare, l’Osservatorio della Sanità guarda con preoccupazione anche alla drastica riduzione di contributi, rispetto agli anni passati, che la Fondazione CrAsti, il più importante sponsor dell’Asl astigiana, ha previsto per il 2015. E affida ad un comunicato l’esortazione a dare continuità al suo impegno

«L’intera comunità astigiana ha espresso una grande capacità di mobilitazione e coesione intorno all’ospedale Cardinal Massaia a fronte di ipotesi di ridimensionamento di servizi e strutture da parte della Regione.

L’Osservatorio della Sanità, nato dai Comitati e dalle Associazioni, ha continuato e continua a lavorare a tutto campo per mantenere alto sia il livello di attenzione di tutta la comunità, sia per attivare tutte le capacità di approfondimento e analisi finalizzate a garantire la totale salvaguardia di un ospedale nuovo che non va depotenziato.

In quest’ottica l’Osservatorio ha posto ultimamente sotto la propria lente d’ingrandimento la questione relativa ai contributi assicurati annualmente dalla Fondazione CrAsti all’Asl, principalmente per attività sanitarie svolte al Cardinal Massaia.

Come si deduce dal sito web della Fondazione, le risorse concesse all’Azienda sanitaria nel 2014 sono state pari a 238.310 euro. Quei contributi hanno reso possibili, tra l’altro, importanti sinergie con l’Università di Torino per l’erogazione di borse di studio finalizzate alla specializzazione di giovani medici che, inseriti nei reparti, hanno concorso alla funzionalità degli stessi: Neurologia, Chirurgia Vascolare, e Ostetricia/Ginecologia.

L’importo stanziato l’anno scorso è stato certamente importante, ma crediamo si possa fare di più in una logica di rafforzamento di alcune eccellenze sanitarie astigiane, le quali, qualora sostenute con appositi fondi, potrebbero assurgere ad un livello difficilmente eguagliabile in Piemonte. Ci riferiamo, ad esempio all’interazione tra Radioterapia e Ginecologia nel trattamento intraoperatorio complementare della neoplasia mammaria: il cosiddetto Progetto IORT, finora non ancora finanziato dalla Fondazione.

Nel frattempo quest’ultima ha fissato al 31 marzo la scadenza per presentare le richieste di contributo 2015 per i progetti afferenti al settore “salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa” e anticipando nel proprio Documento programmatico previsionale di voler sostenere anche quest’anno, con un importo di 51 mila euro, due progetti: quello a favore dell’Ostetricia/Ginecologia del Massaia (attivazione del centro di fecondazione assistita) e quello attivato con la Dermatologia per lo screening del melanoma cutaneo.

L’Osservatorio valuta ovviamente positivamente la scelta di finanziare questi due progetti, ma sottolinea la necessità di dare continuità anche ad altri interventi, in modo da non mettere in discussione le borse di studio (quindi specializzandi indispensabili per le attività cliniche) assicurate finora anche in alcuni dei reparti che, grazie all’impegno di tutti, abbiamo salvato un mese fa.»