Da quest’anno la Condotta Slow Food “Canelli Valle Belbo Langa Astigiana” ha dato l’avvio nella nostra zona a ben quattro Orti in Condotta, precisamente nelle scuole primarie di Canelli “G. B. Giuliani”, Bubbio, Calamandrana e nella scuola dell’Infanzia di Monastero Bormida.
Questo progetto, che ha come responsabili i membri del tavolo di condotta Slow food Palmina Stanga e Nino Perna, è stato aiutato dall’importante finanziamento della ditta Marangoni che gestisce il servizio mensa delle scuole di Canelli. Grazie all’aiuto di questa ditta è stato possibile realizzare il corso triennale necessario per l’avvio degli orti: corso di formazione degli insegnanti realizzato ad inizio anno scolastico e fondamentalmente basato sullo studio dell’analisi sensoriale. In precedenza la condotta di Canelli aveva finanziato la partecipazione di Barbara Dotta e Roberta Avezza al corso di formazione per gli animatori degli orti.
Orto in condotta è una iniziativa promossa dall’Associazione Slow Food Italia, basata su un’idea portata avanti già dagli anni 90 dalla sezione statunintense, dove gli school-garden sono stati promossi da Slow Food Usa, su idea di Alice Waters. L’attuale vicepresidente di Slow Food internazionale, a metà degli anni ’90, decise di proporre nelle scuole un nuovo metodo di educazione alimentare, basato sull’attività pratica nell’orto e sullo studio e trasformazione dei prodotti in cucina. Nacque il progetto The Edible Schoolyard.
Il progetto, che si è esteso all’Italia nel 2003, in occasione del Congresso internazionale tenutosi a Napoli, ha l’obiettivo di creare una rete di orti scolastici per valorizzare tra i giovanissimi la conoscenza dei prodotti tipici e della “filiera corta” ed evidenziare in modo semplice e diretto i saperi del mondo contadino e le tecniche di produzione delle materie prime.
Il progetto è triennale poiché le materie studiate sono tante: si va dall’orticoltura ecologica, all’educazione sensoriale e del gusto, alla cultura alimentare, alla storia della gastronomia e alla geografia alimentare. Si parte dall’analisi di come e cosa si mangia in famiglia per passare poi a comprendere come si riconoscono le produzioni di qualità, come si legge un’etichetta, qual è la stagione giusta per ogni prodotto.
In questo modo intorno all’orto può nascere una vera e propria comunità dell’apprendimento, ovvero un luogo dove i vari soggetti attivi – mettendo ognuno a disposizione le proprie competenze – si fanno carico del cambiamento degli stili alimentari.
Giovedì 11 novembre, San Martino, giorno molto significativo per chi un tempo lavorava la terra, si è svolta una grande festa presso tutte le scuole d’Italia che partecipano a questo progetto: la festa degli orti.
Ogni scuola ha organizzato un momento di festa e il filo che le ha unite tutte è stato il “Gioco del piacere”, durante il quale gli alunni erano impegnati a degustare tre tipi di miele diversi, messi a disposizione da Slow Food, e a votare quello che era più gradito. Inoltre nelle quattro scuole della Condotta sono intervenuti altrettanti produttori di miele che hanno spiegato ai piccoli degustatori come “funziona” la vita delle api e come avviene la produzione del miele.
Ecco i dati e la classifica nazionale del gioco del piacere:
numero partecipanti: 5565
numero votanti: 5343
numero scuole coinvolte: 73
miele numero 1: 42529
miele numero 2: 37131
miele numero 3: 29534
La classifica:
primo posto: miele di acacia 38,9 %
secondo posto: miele di arancio 34,0%
terzo posto:miele di castagno 27,1%
Il prossimo appuntamento sarà sabato 4 dicembre alle ore 10, all’Enoteca Regionale a Canelli, dove la condotta Slow Food “Canelli Valle Belbo Langa Artigiana” presenterà ufficialmente i quattro orti attraverso disegni e foto realizzati dagli alunni e dagli insegnanti delle rispettive scuole coinvolte.
I lettori possono inviare ricette, il cui ingrediente principale sia il miele, all’indirizzo e-mail orticanelli@libero.it