Canelli piange l’idraulico autodidatta Nani Ponti

da Facebook Mia CanelliIl 28 ottobre, all’età di 89 anni, è mancato all’affetto dei suoi cari lo scrittore autodidatta Nani Ponti che per anni ha scritto sul settimanale L’Ancora articoli sportivi, di ciclismo e pallone elastico. Nani Ponti, vedovo da ormai molti anni della ‘dolce’ Silvana, lascia le figlie Olga e Franca.

Parlare di lui, significa parlare innanzitutto della sua prima creatura letteraria “Il Crocevia” (del Falchetto) comprendente quattro racconti che non sono frutto di fantasia. ma si riferiscono ad eventi storici (lotta partigiana) a livello locale, a persone realmente esistite (le famiglie della Canelli d’un tempo, ai ragazzi uccisi, a luoghi ben visibili ancora oggi, a modi di pensare e dire. Cinquant’anni di storia in Valle Belbo.

E’ dalla morte che nasce la vita…” dice Gianino, uno dei protagonisti dei racconti di Ponti. Questo ricorda nella prefazione l’amico giornalista Beppe Brunetto, il cui nome in copertina, segue a quello dell’autore e al titolo dell’opera.

Le due prefazioni di Brunetto e di Nani Ponti portano la data del 25 aprile 1994, l’anno dell’alluvione che, pochi mesi dopo, segnò in modo indelebile la storia di Canelli.

Il libro di Nani Ponti, stampato per i tipi della Tsg, vide la luce con la collaborazione del settimanale L’Ancora, del Comune di Canelli, dell’Istituto della Resistenza di Asti, del Comitato per il 50° della Liberazione e della Provincia di Asti. Fu donato a tutti gli alunni delle scuole canellesi e inviato alle biblioteche delle scuole di Asti.

Racconti che – scrive ancora Brunetto in prefazione – diranno ai nipoti che strada hanno imboccato i loro nonni quando, arrivati al “crocevia”, furono costretti a scegliere.

Racconti scritti e stampati – continua – perché certe tragedie previste e preannunciate non abbiano a ripetersi e perché non si parli solo della Resistenza, ma delle Resistenze.”

In momenti come quello attuale in cui si torna a parlare di guerra. Mi piace citare la parte conclusiva della prefazione di Ponti:

Racconto per ricordare che libertà e democrazia sono il bene primario di tutto un popolo, di tutti i popoli, di tutti gli uomini e donne”.

L’autore ha anche scritto un dizionario italiano-canellese e un libro sull’alluvione a Canelli “L’ondata”.

G.A.

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