Lettera aperta dell’on. Massimo Fiorio sulla mancata ristrutturazione del Monti

Fare chiarezza sulla mancata ristrutturazione del Liceo Monti: è quanto chiede l’on. Massimo Fiorio in una lettera aperta inviata questa mattina al commissario straordinario della Provincia Alberto Ardia.
Di seguito il testo:

«Il problema dell’edilizia scolastica e della sicurezza dei plessi astigiani continua a restare di stretta attualità anche per il nostro territorio.

Sono positive le iniziative informative, come quella ospitata ieri in Provincia, in cui si aggiorna il quadro delle criticità esistenti e degli interventi attuati, con gli enti competenti e il mondo della scuola che si confrontano tra loro.
In questo contesto, e venendo più direttamente al tema dell’edilizia scolastica, devo constatare come nessun passo avanti sia stato fatto anche quest’anno per avviare la ristrutturazione del Liceo Monti: questione che si trascina da lungo tempo e sulla cui urgenza mi sono già espresso, sollecitato a più riprese dai genitori degli allievi e da chi frequenta l’istituto o vi lavora ogni giorno.
C’è la necessità di capire le ragioni che hanno finora impedito di dare nuovi spazi alla scuola (che, con i suoi oltre mille iscritti, si propone come la realtà astigiana maggiormente in espansione) e di sapere quali tempi la Provincia si dà per iniziare i lavori.

Sono consapevole che questo è un problema che Lei ha ereditato dalle passate Amministrazioni che hanno guidato la Provincia, ente che negli anni della Giunta Bresso sottoscrisse con la Regione un accordo di programma sul progetto di ristrutturazione dell’ex Casermone e sulla gestione dei finanziamenti regionali. Basterebbe ricordare l’annuncio del presidente della Provincia che, nel 2009, assicurò che entro il 2011 i lavori sarebbero terminati e che, da quel momento, allievi e insegnanti avrebbero potuto entrare nei nuovi spazi.

Ricordando che se il Monti non è ancora andato in emergenza è grazie alla succursale di via Roero (ma fino a quando potrà reggere questa situazione?), Le chiedo di fornirmi gli elementi necessari a fare chiarezza sulla vicenda:

Quali sono i motivi che hanno impedito di avviare la ristrutturazione?

È vero che una parte (se non tutta) dei finanziamenti regionali, iscritti negli anni a bilancio dalla Provincia, è stata restituita non essendo stata utilizzata nei tempi previsti?
Di quali somme dispone attualmente la Provincia per la ristrutturazione del Monti?
Il progetto mantiene l’obiettivo di recuperare le tre ali dell’ex Casermone o guarda ad altre ipotesi?
Quali tempi si dà la Provincia per avviare la gara d’appalto e, conseguentemente, in quale anno scolastico allievi e docenti potranno finalmente avere una “nuova” scuola?

Sono certo che comprenderà l’importanza di mettere sotto una giusta luce una vicenda che con il passare del tempo è diventata sempre più nebulosa.
Auguro a Lei e agli uffici un buon lavoro anche per il futuro che attende la Provincia, le cui nuove funzioni derivanti dalla legge di riforma riconfermano le competenze dell’ente sull’edilizia scolastica.»