L’Agenzia Entrate di Nizza accorpata a quella di Canelli

Pesce FlavioSindaco di Canelli Marco Gabusi

Dal 1 luglio, l’ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Nizza è stato accorpato a quello di Canelli, la cui sede si trova al secondo piano (con ascensore) dell’ex scuola elementare di via G. Giuliani, di proprietà del Comune. Quattro unità dell’organico nicese andranno ad aggiungersi a quello canellese, salendo complessivamente a sette.

Il sindaco di Nizza Flavio Pesce commenta: «Si tratta dell’ennesimo servizio tolto al territorio. Una scelta sulla carta senza tener conto di cosa si toglie e a chi. Si tratta di una logica legata alle cose e non ai bisogni delle persone.

Il trasferimento da Nizza è stato motivato per le spese del canone d’affitto di 120mila euro l’anno. Avevamo prontamente messo a disposizione, a titolo gratuito, alcuni locali comunali per l’apertura al pubblico, uno o due giorni alla settimana, per soddisfare richieste minime dell’utenza, come la richiesta del codice fiscale o la registrazione di un contratto di affitto.»

Il sindaco di Canelli Marco Gabusi a sua volta dichiara: «Canelli avrà ancora lo Sportello dell’Agenzia delle Entrate: il tutto grazie alla nuova convenzione sottoscritta dal Comune e dalla Direzione dell’Agenzia delle Entrate. Continua il rapporto di collaborazione tra i due Enti.

Il Comune mette a disposizione gratuitamente alcuni locali nella sede prestigiosa di Via G.B. Giuliani ed, in seguito ad una riorganizzazione territoriale, l’Agenzia potenzierà il proprio organico permettendo un’implementazione dei servizi erogati sul territorio.

“Un esempio ulteriore di come spesso solo i Comuni riescano davvero a far risparmiare lo Stato e ad erogare servizi in maniera capillare” aggiunge il sindaco Marco Gabusi “la disponibilità di tutti i dirigenti dell’Agenzia delle Entrate ed in particolare della dott.ssa Quaranta ci consente oggi, in controtendenza con quanto si verifica nel panorama nazionale, non solo di mantenere un servizio ma anche di potenziarlo.»

In merito alla vicenda, l’ex sindaco Oscar Bielli ricorda che questa scelta era stata da lui sostenuta una decina di anni fa, proprio per contenere la spesa dello Stato.