La rassegna “Un capogiro d’acqua” per approfondire il vissuto di uomini e territori a vent’anni dall’alluvione prosegue con due appuntamenti: giovedì 30 ottobre a Canelli (“Valle Belbo vent’anni dopo”, ricordo dell’alluvione del 5 e 6 novembre), condotto dalla giornalista Enrica Cerrato, e venerdì 31 ottobre a Cerro Tanaro (“I volti del 1994”, mostra fotografica e serata di testimonianze).
“Valle Belbo vent’anni dopo” è il titolo dell’incontro che le associazioni Valle Belbo Pulita, Memoria Viva e Nuovo Cinema Canelli proporranno giovedì 30 ottobre, al Teatro Balbo di Canelli, con il patrocinio del Comune e il sostegno della Banca d’Alba.
Momento centrale della serata, fissata per le 21 con ingresso libero, saranno le riprese video inedite che, partendo da Ponte Belbo nel comune di Bosia, toccheranno Rocchetta, Cossano, Santo Stefano per concludersi a Canelli. Le immagini sono state girate il 5 e 6 novembre 1994. Per rendere la visione cronologica della piena, alle riprese filmate si alternano le fotografie del libro di Gigi Chiola “Acqua alla gola” (1994, Editrice Centro Stampa).
Anche le foto sono state realizzate tra il 5 e il 6 novembre e portano la firma di Franco Grasso (“l’Obbiettivo” di Canelli), Renato Olivieri (Canelli), Lidia Diotti (Santo Stefano): tutti le hanno fornite gratuitamente a Valle Belbo Pulita, a perenne ricordo di quanto accadde vent’anni fa.
Il lavoro di selezione delle immagini è stato curato dal presidente dell’associazione, Gian Carlo Scarrone, che sottolinea: “Il Belbo, rapinato dall’insensatezza di noi valligiani di tutte le sue aree golenali naturali sia a monte che a valle, privato dei suoi sinuosi meandri, è ora costretto dai nostri comportamenti egoistici a scorrere sempre più veloce e rovinoso in caso di forti piene. Siamo ancora in tempo per diventare virtuosi?”.
Info: 338 6678565.
La mostra “I volti del 1994” arriva, il 31 ottobre, a Cerro Tanaro, con immagini fotografiche e testimonianze per raccontare il vissuto delle persone e del territorio a vent’anni dalla piena. Raccoglie cinquanta scatti tratti dall’archivio de La Stampa di Asti e integrati da fotografie fatte durante la piena, su balconi o sistemazioni di fortuna, dagli stessi abitanti.
I cerresi potranno riconoscersi nelle immagini e raccontarsi subito dopo: all’inaugurazione della mostra, fissata per venerdì 31 ottobre alle 21 nel Salone della Confraternita, seguirà infatti la serata di testimonianze ospitata alle 21,30 nella Sala Consiliare del Municipio. Condurrà Laura Nosenzo. Interverranno gli attuali amministratori e quelli che gestirono il dopo alluvione, per comporre un racconto che farà anche il punto sullo stato attuale di sicurezza per la popolazione.
L’esposizione raccoglie immagini scattate a Cerro, Annone e Rocchetta Tanaro. Tra quelle fatte dagli abitanti ce n’è una particolarmente significativa: un gruppo di persone sulla sponda del fiume il giorno prima della piena. Altre ritraggono cittadini ammutoliti, ai piani alti delle case, dinanzi alla vastità dell’acqua che si è presa il paese – le strade del centro trasformate in canali – o vinti sotto agli ombrelli, l’acqua alle ginocchia.
Sia la mostra (che resterà aperta fino al 9 novembre) che l’incontro in Municipio sono proposti dal Comune di Cerro.
Entrambi gli appuntamenti sono stati organizzati da: Istituto Storico della Resistenza di Asti, associazione culturale Comunica e Banca d’Alba.