Il saluto del Papa alle Penne nere

È arrivato l’atteso saluto di papa Francesco all’Adunata nazionale degli alpini ad Asti: “Un pensiero speciale rivolgo agli alpini riuniti ad Asti per l’Adunata nazionale. Li esorto ad essere testimoni di misericordia e di speranza, imitando l’esempio del Beato don Carlo Gnocchi, del Beato fratel Luigi Bordino e del venerabile Teresio Olivelli che onorarono il corpo degi alpini con la santità della loro vita”.

Tra la commozione genarale, la sfilata si è arrestata per alcuni istanti per ascoltare le parole del pontefice di origini astigiane.

“Riconoscenza e fiducia perché sappiamo di poter contare su di voi” queste invece sono state le parole del vescovo di Asti monsignor Francesco Ravinale durante la Messa di sabato nella Cattedrale gotica della città gremita di gente. Si rifa all’immagine della prima Lettura, alla scena apocalittica descritta da Ezechiele. “Il lavoro, l’amicizia, la fratellanza, la famiglia, la solidarietà sono come esseri inerti, ma se sappiamo infondere in queste realtà lo spirito giusto, esse diventano pietre portanti”. Si commuove il Vescovo ricordando il suo papà alpino. E ringrazia le penne nere anche per la loro tipica goliardia che non guasta e che lui ha sperimentato ancora una volta, durante questa Adunata. Sabato, infatti, ha pranzato con gli alpini del Gruppo Storico di Verona suoi ospiti al Seminario.