I medici del Gruppo di cure primarie di Canelli, destinati entro quest’anno a operare nella costruenda Casa della salute, prenderanno in carico un reparto della casa di riposo di via Asti: è la prima esperienza del genere nella nostra provincia e verrà replicata in futuro laddove nasceranno altre Case della salute.
“L’iniziativa – sottolinea Luigi Robino, direttore generale dell’Asl – è nata da un accordo tra la nostra Azienda sanitaria e il Comune e dà forza al concetto che, sul territorio, la Casa della salute e il Gruppo di cure primarie rappresentano l’elemento centrale nel percorso di continuità assistenziale. Il reparto, composto da dieci posti letto, accoglierà pazienti in dimissioni protette dall’ospedale o provenienti da strutture del territorio che non riescono a garantire loro un’adeguata assistenza domiciliare integrata.
Intanto a marzo arriverà l’ambulanza “India 118” con infermiere a bordo. Tra gli impegni dell’Asl quello di assicurare in reparto la presenza di un infermiere nelle 24 ore giornaliere e di sostenere per intero la retta dei dieci ospiti”. Con i medici del Gruppo di cure primarie l’Asl si prepara ad approfondire il progetto anche rispetto alla tempestica attuativa.
A Canelli il Gruppo, attivo dal giugno 2009, conta su sei camici bianchi: il coordinatore è Giuseppe Trotta, che opera insieme a Antonio Alberti, Giovanni Biscaldi, Pietro Martini, Fulvio Mossino Giovanni Battista Pistone (pediatra di libera scelta). In attesa di trasferirsi nella Casa della salute (sarà pronta in tarda primavera), i camici bianchi operano nella sede di via Roma 77, dove dal 2004 erano impegnati nella medicina di gruppo.
Operare nel Gruppo di cure primarie ha significato, per loro, garantire quotidianamente, rispetto a prima, due ore in più di reperibilità telefonica e altrettante in ambulatorio, aperto dal lunedì al venerdì (8,30-12,30/15,30-19,30).
Oltre ad assistere i propri pazienti, i medici sono impegnati nel programma di screening per la prevenzione del rischio cardiovascolare: finora si sono sottoposti ai controlli circa 500 utenti dai 18 anni in su.
“L’ipertensione, pur essendo un disturbo diffuso – spiega il dottor Giuseppe Trotta – non viene percepita come una malattia importante poiché lavora nell’ombra: riconoscerla in tempo significa evitare a molti pazienti conseguenze come l’ictus, l’infarto, l’insufficienza renale. Per coinvolgere le persone nei controlli puntiamo in particolare sui giovani, che attraverso il passaparola potrebbero far aderire alla campagna di controlli anche i loro genitori. In assoluto, rispetto all’importanza della prevenzione, le persone che hanno una maggiore consapevolezza sono gli ultra50enni”.
Intanto un altro tassello del potenziamento sanitario a Canelli arriverà a marzo con l’attivazione di un’ambulanza “India 118”: avrà l’infermiere a bordo dalle 8 alle 20 e sarà in costante collegamento con la Centrale Operativa dell’Asl AT diretta da Roberto Balagna.
Il sindaco Marco Gabusi commenta favorevolmente sia quest’ultimo servizio che il progetto sulla casa di riposo: “La presenza dell’ambulanza 118 – spiega – è il primo passo verso la copertura del servizio di emergenza, necessità particolarmente sentita a Canelli in mancanza del pronto soccorso: in questo modo i nostri concittadini, e anche quelli della Valle Belbo, saranno maggiormente tutelati.
Per quanto riguarda la casa di riposo, che si conferma come un punto di riferimento importante di assistenza socio-sanitaria sul territorio, l’intesa con l’Asl contribuirà ad aumentare la gamma dei servizi offerti all’utenza: e questo non può che essere positivo”.