Il carcere albese da casa circondariale a casa di reclusione

Con l’inizio del 2014, rilevanti novità per il carcere albese. La struttura intitolata a Giuseppe Montaldo da carcere circondariale è diventata casa di reclusione.
La ‘circondariale’ ospita detenuti con pene massime fino a cinque anni o in attesa di giudizio, mentre la casa di reclusione accoglierà condannati con pena definitiva superiore a cinque anni.

Il passaggio da casa circondariale a casa di reclusione avverrà gradualmente con il trasferimento degli attuali detenuti e l’arrivo dei nuovi. Un riconoscimento indubbio per la direttrice Giuseppina Piscioneri, il comandante Alessandro Catacchi, il vicecomandante Giuseppe Colombo e per i 110 agenti del servizio.

La capienza della casa sarà di 127 detenuti, ai quali vanno ad aggiungersi i 32 della nuova sezione riservata ai collaboratori di giustizia che entrerà in funzione nelle prossime settimane. Ad Alba arriveranno da Vercelli i cosiddetti ‘collaboratori di seconda fascia’, ossia quelli che hanno già finito di collaborare con la Magistratura.

La nuova struttura è stata ricavata ristrutturando l’ex sezione femminile che recentemente ospitava ex appartenenti alle Forze dell’ordine. Sarà una struttura a sé, che non avrà contatti con il resto della casa di reclusione.