Gianni Palumbo, presidente A.S.D. Asti Nuoto 1981 Stella di bronzo al merito sportivo, scrive: «Già lo scorso gennaio, quando al gestore della piscina comunale venne imposto dall’ASL la chiusura della struttura per un mese per provvedere alla bonifica igienico/sanitaria dell’impianto, paventai la perdita per Asti, di nuovo, di uno sport assurto ai vertici nazionali.
Superammo le evidenti difficoltà e l’Asti Nuoto in quel mese organizzò una linea di bus per portare i propri atleti ad allenarsi a Torino usufruendo degli spazi messi a disposizione dalla Federnuoto al Palanuoto. Il costo dell’operazione, oltre 4.000 euro, al 50% fu supportato dalle famiglie.
Dal 20 gennaio potemmo riprendere ad allenarci nella piscina cittadina. Va sottolineato che, malgrado le varie difficoltà, non ultima la riduzione degli spazi acqua imposti unilateralmente dal gestore da ottobre a dicembre ai nostri nuotatori, l’Asti Nuoto è anche in questa stagione ai vertici nazionali: ai Campionati Nazionali Giovanili primaverili ha conquistato ben 11 medaglie fra oro, argento e bronzo, per la prima volta ben 5 atleti dell’Asti Nuoto hanno partecipato ai Campionati Nazionali assoluti e si confermano nelle rappresentative nazionali Alberto e Federico Brumana, Nicole Cirillo, Alice Franco e Mihaela Bat (nazionale Moldava).
Ma ora che succederà? Da mesi, quasi da anni, sono previsti dei lavori di ristrutturazione della piscina coperta che inizialmente dovevano durare 3 mesi a partire dalla fine di maggio: niente male ci siamo detti, sarà estate e alleneremo i nostri 100 ragazzi all’aperto (con una sola corsia dalle 9 alle 11 e dalle 18 alle 20 come previsto dalla apposita delibera comunale).
Si avvicina la fine di giugno e di inizio lavori ancora non si parla, chissà forse ai primi di luglio.
Fosse di soli 3 mesi la durata dei lavori, ad ottobre si potrebbe ricominciare, peccato che il progetto preveda di appaltare i lavori per una durata di 150 (centocinquanta) giorni che se fossero di calendario porterebbero nell’ipotesi più ottimistica la riapertura della piscina comunale ai primi di dicembre con buona pace dello sport natatorio astigiano. Sempre che non ci si imbatta in qualche problema tipo il mese di agosto che è destinato alle vacanze.
Il nuoto non è uno sport di squadra come il calcio (a 5 o a 11), non è quindi il caso di prevedere un intervento di emergenza investendo, che ne so, 150-200 mila euro per una copertura provvisoria della piscina scoperta garantendo sia all’attività agonistica che a quella didattica e all’utenza tutta di poter usufruire comunque del servizio. Pensando ai nostri ragazzi e alle loro famiglie non posso far altro che esprimere profondo rammarico per questa situazione.»