Enrico Cavallero sui rami secchi delle ferrovie

stazione Costigliole«Si affrontino al più presto le problematiche relative alle ferrovie definite dalla Regione “rami secchi” e dismesse troppo frettolosamente.  – interviene, con un comunicato ai giornali, Enrico Cavallero consigliere comunale di Costigliole d’Asti – Si tratta di un enorme patrimonio pubblico che include stazioni, magazzini, pertinenze, tracciati ferroviari, linee elettriche , passaggi a livello e semafori segnaletici ecc.. che rimangono ormai da anni in completo abbandono.

Lo sconforto è tanto soprattutto pensando che con poche risorse il tutto potrebbe essere rimesso in efficienza recuperandolo al degrado evitando un enorme danno non solo economico per tutto il territorio.
Le motivazioni per un immediato ripristino sono quelle di sempre, più volte espresse da cittadini e amministratori. Si aggiunga che da quando la Regione ha dato il via al dimensionamento delle linee ferroviaria alcune cose sono cambiate.

Ad occuparsi dei trasporti in futuro saranno sempre le Provincie, che stanno subendo profonde trasformazioni e diventeranno Enti di secondo grado con meno risorse per garantire i servizi, anche quelli definiti essenziali. Si sono accorpati i tribunali di Asti e Alba per cui c’è da far fronte alla forte richiesta di mobilità giornaliera di centinaia di persone, che vanno ad aggiungersi ai tanti lavoratori e studenti che oggi, non senza difficoltà, utilizzano mezzi propri o utilizzano il trasporto pubblico su gomma, che nei periodi non scolastici non sempre viene garantito. Le aziende del settore private di trasporto non stanno attraversando buoni periodi, sono in sofferenza per i forti tagli e i ritardi dei pagamenti da parte della Regione e comunque per sopravvivere devono essere sostenute dalle singole amministrazioni.

Il rischio è che a pagare come spesso avviene saranno ancora una volta gli utenti per i quali si prospetta un inevitabile aumento del costo dei biglietti e degli abbonamenti già dal prossimo settembre.
Le nostre provincie e i nostri paesi subiscono impotenti un isolamento ferroviario proprio ora che, come stanno facendo “altri “ occorrerebbe guardare con maggiore interesse a quelli che sono i collegamenti con le altre regioni e le altre nazioni: con la Francia “Cuneo –Nizza“ e la pianura padana, la Lombardia e Milano in vista del prossimo EXPO , evento che comporterà una maggiore richiesta di mobilità per milioni di persone.

Lo stesso riconoscimento UNESCO, che coinvolge parecchi paesi a cavallo delle Provincie di Asti, Cuneo e Alessandria, dà impulso a nuove prospettive turistiche ed economiche, che devono essere considerate pensando ad esempio che la linea della Cuneo Alessandria Asti Cavallermaggiore percorre tutti i territori interessati.»