Un pieno di gente con tanta voglia di conoscere, sentire, capire, lunedì sera 17 febbraio, nella sala conferenze della CrAt, a Canelli, il giornalista e scrittore Domenico Quirico, autore dell’ultimo libro, autobiografico, “Il paese del male”. La serata, organizzata dalla Biblioteca comunale “G. Monticone”, è stata condotta dal giornalista Sergio Miravalle, che ha saputo far emergere il cuore, gli occhi, l’anima del suo amico, ex compagno di banco e collega nella vecchia sede de La Stampa di Asti.
Lo ha definito “il testimone” che non ha esitato a correre rischi per essere là dove i fatti accadevano, per lasciarsi coinvolgere. Anche in Siria dove è stato sequestrato per 152 giorni lontano dei suoi cari, privo di ogni genere di conforto, dell’acqua e anche del telefono. Dove è vissuto a contatto con chi, dopo aver ammazzato anche dei bambini, si metteva a pregare Dio. E, dopo l’inaspettata, quanto invocata da tutti, liberazione, di nuovo al lavoro come reporter in Bosnia.
Il “testimone” che vuol “esserci” e comunicare, vedere, commuoversi e commuovere, condividere i giorni e la vita con la gente, nei posti dove si soffre e si rischia sotto le bombe, dove la misura del tempo è drammaticamente diversa.
“Il testimone” che vuole rendere partecipi chi legge, perché solo così si potrà far cambiare e crescere il mondo.
“Il testimone” che trova la forza di continuare a vivere anche in situazioni estreme come in Siria, traendo linfa vitale dai libri che porta sempre con sé, “sangue del suo sangue”. Prigioniero di coloro che voleva conoscere e capire e far conoscere e che non c’erano più, “sostituiti dall’esercito mondiale del male”.