Una delle tante osservazioni dell’Associazione di cultura ambientale Valle Belbo Pulita alla 5° commissione regionale del Piemonte sul “Piano Regionale dei rifiuti urbani e dei fanghi di depurazione 2015-2020″ è stata discussa mercoledì 22 luglio in commissione.
«La particolare attenzione dei consiglieri regionali ci fa ben sperare – commenta il presidente Giancarlo Scarrone – in quanto la stessa osservazione è stata rafforzata da un’associazione ambientalista di Novara. Siamo fiduciosi che, dopo la chiusura estiva, a settembre, con la ripresa dei lavori, venga presa in considerazione dalla Assemblea Regionale del Piemonte. Una considerazione che, con dignitoso orgoglio rivendichiamo, è comunque, sempre, la nostra presenza, con nostre proposte, nelle sedi dove si discutono i problemi e vengono successivamente prese le decisioni».
Raccolta Porta a Porta. La raccolta porta a porta merita di essere estesa il più possibile in quanto permette di collegare la quantità e la qualità del rifiuto raccolto alla singola utenza, di individuare facilmente il produttore del rifiuto, di applicare nei suoi confronti la tariffa puntuale in modo che paghi secondo la quantità e la qualità del rifiuto.
L’esperienza “Contarina”. In base a questo principio l’utente è indotto a contenere e ridurre la quantità dei rifiuti. La produzione di un rifiuto diventa una precisa responsabilità sociale che non induce il soggetto a chiamare la collettività al pagamento in solido. Tale sistema è stato applicato in molte realtà europee. Vale la pena ricordare l’esperienza di Contarina, una società trevigiana, totalmente pubblica che gestisce i rifiuti di 550.000 abitanti per 50 Comuni ed ha portato ai seguenti risultati: ottimizzazione di utili dati statistici al fine di razionalizzare il servizio; aumento della percentuale di rifiuti differenziati all’85%; aumento conseguente della sensibilità dei cittadini e del senso di appartenenza ad una comunità solidale; salvaguardia del decoro del territorio visto come fosse la propria casa; azzeramento del fenomeno dell’ abbandono dei rifiuti lungo le strade perché sono viste come patrimonio pubblico.
“Contarina” nazionale. Una delegazione istituzionale, guidata dal presidente di Commissione, Ermete Realacci, incontrerà, in settimana, i vertici della Società con attenzione al Modello Contarina e sulle innovazioni tecnologiche studiate dall’azienda.
“Nell’ottica europea di sviluppo e raggiungimento degli obiettivi legati all’economia circolare, ovvero al massimo recupero dei materiali – ha spiegato il presidente di Contarina S.p.a Franco Zanata. – il Legislatore, chiamato ad affrontare in maniera organica l’assetto complessivo del settore rifiuti in Italia, guarda all’esperienza di Contarina come ad una best practice da studiare e prendere come esempio virtuoso. Non solo in termini di efficienza della raccolta differenziata, che si attesta oltre l’85%, ma anche per quanto riguarda i nuovi impianti da poco inaugurati che consentono maggiori opportunità per il recupero di materiali prima destinati allo scarto”.
E’ il caso, ad esempio, dell’innovativo impianto sperimentale per il riciclo dei prodotti assorbenti realizzato in collaborazione con l’azienda Fater spa, nell’ambito del progetto Recall co-finanziato dall’Unione Europea. Installato presso la sede di Lovadina, l’impianto – unico al mondo – tratta pannolini e pannoloni ricavandone plastica e cellulosa sterilizzate, da riutilizzare come materie prime seconde. O anche del nuovo impianto per la valorizzazione del rifiuto riciclabile che permette la separazione e selezione diretta di carta, vetro, plastica, metalli ferrosi e non, provenienti dalla raccolta differenziata svolta nei 50 Comuni serviti.
Conferenza. “A fine estate – rilascia Scarrone – si terrà una nostra conferenza stampa con tutte le osservazioni che abbiamo presentato alla Commissione regionale”.