Canelli si prepara ad accogliere in amicizia una decina di profughi minorenni?

TERZANO ROMANOIl maestro Romano Terzano, impegnato a Canelli in molteplici attività di volontariato sociale, interviene sul discorso dell’accoglienza ai profughi per prendere le distanze dall”amplificazione strumentale preelettorale’ che in questi giorni ne è stata fatta nella cittadina spumantiera: «Nel prossimo mese di giugno, a Canelli, arriveranno 10-12 ragazzi minorenni, profughi e richiedenti asilo politico, accolti nei locali messi gratuitamente a disposizione dai Padri Giuseppini di via Cassinasco.

Sono locali già appositamente ristrutturati con una cucina, una sala pranzo, camere da letto e 4 bagni. Sono ragazzi fuggiti dall’Africa, dal loro paese, senza più genitori, portandosi dietro gli orrori della guerra. Hanno 16/17 anni e verranno assistiti, 24 ore su 24, dagli operatori della cooperativa “Crescere insieme”. Riceveranno vitto, alloggio, assistenza sanitaria e pricologica, formazione scolastica e professionale. I responsabili della cooperativa infatti hanno già predisposto l’organico delle figure professionali specializzate nella gestione del servizio ed hanno preso accordi col CTP di Canelli, con l’APRO di via dei Prati, con associazioni di volontariato locali che svolgono attività sportive sul territorio.

Il progetto, istruito d’intesa con la Prefettura, col Comune e con l’ASl, è finanziato dal Ministero dell’Interno, si articola su un arco di tempo di almeno due anni, per portare così i ragazzi al raggiungimento della maggiore età. E’ un progetto che porta prezioso lavoro nella nostra città in quanto prevede l’intervento di un congruo numero di operatori che vanno dalla cuoca, al personale addetto alle pulizie, al personale docente, a quello che ha compiti formativi e di assistenza psicologica e di custodia. 

Durante i mesi estivi i ragazzi verranno essenzialmente impegnati nello studio della lingua italiana ed in questo caso interverranno docenti della cooperativa. Con l’inizio dell’anno scolastico invece saranno avviati alle agenzie formative operanti a Canelli.

Prossimamente quindi vedremo circolare per le nostre vie, accompagnati dai loro istruttori, questi giovani profughi che vengono da paesi lontani e che fuggono dalla guerra.

Sarà per tutti una felice occasione per rivolgere loro un cordiale saluto, un sincero sorriso, visto che anche di queste gentilezze e di queste cortesie certamente hanno bisogno per scacciare dalla loro mente gli orribili ricordi della guerra e per sentirsi accolti da gente sconosciuta, ma che certamente intende dare loro un sincero benvenuto.

Col raggiungimento della maggiore età potranno a pieno titolo far parte della nostra comunità e portarci la loro preziosa giovinezza nel nostro mondo dove abbondano gli anziani e scarseggiano le giovani leve.»