La Comunità parrocchiale di Calamandrana è ancora una volta in festa per il suo Parroco, don Stefano Minetti, che l’anno scorso ha celebrato i 65 anni di Ordinazione sacerdotale e i 60 di permanenza a Calamandrana.
Domenica 23 dicembre, alle ore 11, durante la celebrazione domenicale, resa solenne dalla presenza di S. E. Mons. Pier Giorgio Micchiardi, vescovo diocesano, nella Parrocchia “Sacro Cuore” i Calamandranesi si stringeranno attorno al loro Parroco che il 16 dicembre scorso ha compiuto 90 anni di età. Durante la celebrazione eucaristica il Vescovo gli consegnerà la Croce “Pro Ecclesia et Pontifice” che il Papa Benedetto XVI gli ha conferito.
Nato a Rossiglione il 16 dicembre 1922, ordinato sacerdote il 29 giugno 1946, nella cattedrale di Acqui, da Mons. Giuseppe DellʼOmo, don Minetti ha ricoperto lʼincarico di viceparroco ad Altare, fino al novembre 1947 e a Mombaruzzo, fino al 1951, quando, il vescovo di Acqui lo mandò a “fondare” una nuova parrocchia a Calamandrana bassa. Con lui è nata la parrocchia “Sacro Cuore” che è stata negli anni seguenti abbellita e arricchita, pur tra mille difficoltà, con un ricco mosaico, preziosi dipinti, uno svettante campanile dotato di armoniose campane: tutto frutto della ferma volontà e dell’infaticabile dedizione di don Stefano alla sua Parrocchia. Profondendo tutte le sue energie si è prodigato nel formare una nuova comunità parrocchiale, con attività catechistice, culturali, di preghiera e di carità; anche la costruzione della Scuola dell’infanzia parrocchiale, nei locali attigui alla parrocchia, ancor oggi pienamente funzionante, porta il suo nome e la sua dedizione.
Uomo dotato di mille risorse e di svariati interessi, dalle gite e dai pellegrinaggi fino alla passione per il calcio e il teatro, insegnante, amato ed apprezzato dai suoi allievi, nelle scuole secondarie di II grado di Nizza, in questi anni ha ricoperto numerose cariche a livello diocesano, tra cui quella di responsabile della Pastorale del tempo libero e l’ultima, in ordine di tempo, assegnatagli dal Vescovo l’anno scorso, di canonico della Cattedrale di Acqui. Infinite le occasioni, da parte sua, di prodigarsi per i calamandranesi e non solo, con una parola appropriata, un gesto affettuoso, una battuta scherzosa, un invito alla speranza. I parrocchiani e tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere in questi anni don Stefano gli porgono voti augurali e pregano il buon Dio che gli permetta di restare ancora a lungo in mezzo a loro.