«Il settore agrituristico piemontese è in crescita, al di là dei numeri e delle statistiche, sono proprio le aziende, che sono la fonte più attendibile sullo stato del comparto, ad indicare un trend in crescita che fa ben sperare». Parla così Rosanna Varese, presidente di Agriturist Piemonte, la prima associazione che raggruppa le strutture agrituristiche italiane sotto l’ombrello di Confagricoltura.
A raccogliere dichiarazioni e analisi della stagione natalizia appena conclusa Fiorella Riminato, direttore regionale di Agriturist: «Archiviate, con l’Epifania, le feste natalizie e di fine d’anno abbiamo intervistato un significativo campione di titolari di agriturismo, gli unici che, al netto dei freddi dati, possono dare un effettiva, immediata e attendibile analisi su come sono andati gli affari in questi giorni. Ne è venuto fuori un quadro positivo con aumento, seppur lieve, delle presenze. Una tendenza che, a quanto ci hanno riferito gli operatori, non si verificava da almeno cinque anni, con percentuali che vanno tra il +5 e il +20% e presenze che non hanno superato le 3 notti».
Dall’indagine di Agriturist Piemonte emergono altri dati incoraggianti. Intanto in questo fine 2014 negli agriturismo piemontesi le maggiori presenze sono state di italiani (ma non sono mancati gli stranieri, soprattutto dal Nord e Centro Europa), segno che anche se la crisi picchia duro c’è chi sceglie il soggiorno fuori casa per le vacanze natalizie. A questo proposito gli agro-turisti hanno preferito più Natale che Capodanno, invertendo la tendenza che vorrebbe pranzi e cene natalizie da farsi in famiglia.
E anche se l’appeal degli agriturismo piemontesi resta legato alla tradizione di buona tavola con il vino che resta punta di diamante, emergono altre attività. Dice Riminato: «Molti hanno lavorato con la vendita diretta di prodotti tipici. In tema di attrattive poi ci sono due new entry: il prossimo Expo mondiale in calendario da maggio a ottobre a Milano, e il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità Unesco dei paesaggi vitivinicoli piemontesi».
Due richiami forti che gli agriturismo piemontesi stanno utilizzando come strumenti di promozione del territorio: «C’è molto interesse su questi temi – conferma la presidente Varese -. La speranza è che Expo e Unesco siano traino per un comparto che ha nella valorizzazione del paesaggio il suo punto di forza».