>> A “Chi l’ha visto?” giovane canellese scomparso da 50 giorni

Massimo Boncore, 32 anni, è scomparso dalla cittadina di Canelli (poco più di 10 mila abitanti), in provincia di Asti, tra Monferrato e Langa, dove viveva con i genitori Pinuccia e Salvatore (in via Ungaretti 25), di origine siciliana, proprio il giorno del suo compleanno, il 12 gennaio scorso. Amici e parenti lo avevano atteso a lungo quella sera per festeggiarlo.

Prima di scomparire nel nulla, aveva lasciato una lettera indirizzata al fratello maggiore Carmelo sotto il cuscino, in cui non spiegava i motivi della sua decisione, né indicava la meta scelta. Prometteva però di far ritorno entro fine febbraio per riprendere il proprio lavoro il 1 marzo. Aveva chiesto infatti due mesi di aspettativa con l’intenzione espressa di intraprendere del volontariato.

Non ha però mantenuto la promessa e non ha dato nessuna notizia di sé.
Laureato in legge, avvocato, lavorava ad Asti come dipendente del Ministero del Lavoro.
Solare, sportivo, forse un po’ introverso, amava però la compagnia, la buona musica inglese, la letteratura impegnata. E si interessava particolarmente di geopolitica. Intraprendeva volentieri viaggi studio e conosceva bene l’inglese e lo spagnolo. Alto 1,75 m, capelli neri e occhi castano scuro, unico segno particolare un tatuaggio sul polpaccio della gamba sinistra.

Non era fidanzato, non aveva mai avuto una relazione stabile. Amava i social network, Facebook e Skype, grazie ai quali aveva stretto molte amicizie. Prima di andarsene, però, ha cancellato dal suo profilo molte cose, lasciando però alcune belle fotografie scattate durante le vacanze che lo ritraggono, allegro, insieme ad amici.

Sensibile e profondo, si era avvicinato, negli ultimi mesi, a gruppi di preghiera, coi quali era riuscito ad esprimere pienamente la sua spiritualità. Si riprometteva di adoperarsi nel volontariato ed aveva contattato anche la Caritas di Acqui Terme. Aveva portato via con sé pochissime cose (lasciando anche  i documenti e l’automobile), tra cui l’i-pod, un profumo regalatogli dal fratello e una copia del Vangelo.

Col fratello Carmelo, 37 anni, aveva un buon rapporto tanto che avevano intrapreso diversi viaggi a Roma.
Da quel 12 gennaio il suo cellulare è rimasto muto, nonostante i messaggi lasciati dai familiari sulla segreteria telefonica.
Per questo, dopo averlo atteso un mese e mezzo, si sono rivolti al programma televisivo “Chi l’ha visto?”. Nella puntata di ieri sera, mercoledì 2 marzo, è stato infatti trasmesso l’appello dei familiari.
Per segnalazioni, telefonare al fratello Carmelo, al numero 349.4027149.