>> Bandiere a finestre e balconi, attenti al verso!

Pubblichiamo  la lettera di una nostra, attenta, lettrice canellese, Mariateresa Invernizzi, pervenuta in redazione:

“Benvenute le bandiere alle finestre ed ai balconi della nostra città! Accarezzano il cuore! Peccato però che la maggior parte di esse siano rimaste al contrario.

L’articolo 12 della Costituzione Italiana recita: “…tre bande verticali…”
Le bande orizzontali appartengonoi (con gli stessi colori) ad un’altra nazione, ovvero a quella ungherese.

“… Ma i colori ci sono…” Certo! Ai tifosi del MIlan o dellla Juventus però andrebbero bene le righe orizzontali sulle maglie dei loro giocatori? E la questione è di gran lunga meno importante. Saluti cordialissimi… a tre colori!”.

Aggiungiamo che la bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde (prato), bianco (latte) rosso (pomodoro), a tre bande verticali di eguali dimensioni. E che apparentemente sono molte le bandiere di altri Paesi somiglianti alla nostra.

Wikipedia ci viene in soccorso per chiarire alcuni dubbi:

“Molti ritengono che l’unica differenza che passa tra la bandiera italiana e la bandiera messicana sia soltanto lo stemma presente nella seconda. In realtà, la bandiera italiana non solo utilizza tonalità più chiare di verde e rosso, ma inoltre ha proporzioni completamente diverse rispetto a quella messicana: infatti quelle della bandiera italiana sono pari a 2:3, mentre quelle della bandiera messicana sono 4:7.

La somiglianza fra le due bandiere pose comunque, come si è già detto, un serio problema nei trasporti marittimi, dato che in origine la  bandiera mercantile messicana era priva di stemmi e conseguentemente identica al tricolore repubblicano italiano del 1946. Per ovviare a tale inconveniente, su richiesta delle autorità marittime internazionali, sia l’Italia che il Messico adottarono così bandiere navali con due stemmi differenti.”

“… Inoltre, sempre per via della disposizione tricolore, la bandiera italiana risulta piuttosto simile anche alla bandiera irlandese, ad eccezione dell’arancione al posto del rosso (sebbene le tonalità impiegate per i due colori si rassomiglino molto) e delle proporzioni (2:3 contro 1:2).”