AGD – Tra poco si celebrerà la prima giornata mondiale dei Bambini e delle Bambine indetta da Papa Francesco (25 e 26 maggio) e il mensile femminile Donne Chiesa Mondo (inserto dell’Osservatore romano) riflette sul rapporto delle bambine con la Chiesa e, viceversa, della Chiesa con loro. Elena Massimi, suora delle Figlie di Maria Ausiliatrice e presidente dell’Associazione Professori di Liturgia, sostiene che oggi «si rischia ancora di incontrare parroci che in modo palese preferiscono essere aiutati all’altare da bambini, da ragazzi, non tollerando la presenza delle bambine.
Anche il termine utilizzato per definire tale servizio richiama l’orizzonte “maschile”: chierichetti, cioè piccoli chierici. Ci si domanda quale esperienza di Chiesa fanno queste bambine, le potenziali cristiane adulte del futuro».
“Le bambine ci riguardano”, dice il titolo di copertina. “Non è solo, ovviamente, problema di “chierichette” – si sottolinea nell’editoriale- Il punto è: che tipo di spazio c’è per le bambine nella Chiesa di oggi? E le più piccole tra le fedeli sono a loro agio in quello che trovano?” .“Nei Paesi occidentali le bambine mostrano di identificarsi poco nella liturgia, appena entrano nell’adolescenza si liberano dalle processioni con gli angioletti che piacciono però molto alle loro coetanee in Amazzonia che non vedono l’ora di mettersi la tunica e le alette. È quel che si ha o non si ha che cambia la prospettiva”.”
Per secoli le piccole donne sono state educate a non istruirsi, alla modestia e all’obbedienza. Ad avere un ruolo subalterno in famiglia e nella società. Per secoli questo ha condizionato la vita femminile anche all’interno della Chiesa dove i rapporti tra uomo o donna hanno risentito dello scarto intellettuale. Va però riconosciuto e rivendicato che la stessa Chiesa ha dispiegato storicamente uno straordinario impegno per la promozione delle bambine e continua a farlo nelle aree del Sud del mondo dove i diritti sono colpevolmente limitati”. Ma loro? Come immaginano Dio le bambine? Con l’aiuto di una insegnante Donne Chiesa Mondo lo ha chiesto alle alunne di una scuola elementare romana: per loro è una persona affidabile, sorridente, aperta; uno che non chiede sacrifici, ci vuole liberi, ha il cuore d’oro ed è dialogante.
Con bambine e adolescenti ha aperto fin dall’inizio un dialogo costante Banksy, scrive il critico d’arte Gianluca Marziani che, insieme a Stefano Antonelli, ha curato mostre, libri, cataloghi del più celebre tra gli esponenti della street art.
La ragazza con il palloncino, Jack & Jill, Bomb Love, Armored Dove of Peace sono le quattro opere analizzate dell’artista di Bristol che “sente l’urgenza di proteggere i giovani dal cattivo governo, dalle leggi ingiuste, dalla poca tutela che i potenti riservano loro”.
Torino, 06-05-2024